Abbronzarsi a tavola?

Arriva la bella stagione (qui a Lecce siamo già in piena estate, ormai, tant’è vero che sto scrivendo questo post standomene a petto nudo in terrazza) e con essa la voglia di una bella e sana abbronzatura.

Nei secoli passati, per la verità, era la pelle bianca ad essere associata ad aggettivi come “bella“, in quanto ad abbronzarsi erano i contadini, non certo i nobili. Ma nel secolo scorso ci fu il cambio di gusto, quando Coco Chanel convinse le donne ad abbronzarsi.

Ma l’abbronzatura deve essere presa con attenzione per evitare rischi, non solo a breve termine (come le spiacevoli scottature) ma anche a lungo termine come il melanoma.

Per questo motivo, è importante seguire alcune regole per una sana abbronzatura.

Il Ministero della Salute consiglia di seguire le seguenti:

  • Conoscere il proprio fototipo ponendo particolare attenzione alle pelli sensibili.
  • Esporsi al sole in maniera graduale.
  • Utilizzare prodotti per la protezione solare adeguati.
  • Evitare l’esposizione alle radiazioni solari nelle ore tra le 12 e le 17.
  • Proteggere gli occhi utilizzando lenti in grado di schermare il passaggio delle radiazioni UVA e UVB.
  • Sospendere l’esposizione al sole alla presenza di un arrossamento cutaneo associato a prurito e leggero bruciore.
  • Non esporre i bambini al di sotto di un anno alla luce solare e proteggere i bambini tra 1 e 3 anni dall’esposizione al sole durante le ore non consigliate, proteggendoli con creme a schermo totale. Per i bambini più grandi, utilizzare creme ad alto indice protettivo evitando l’esposizione durante le ore più calde.

Ma anche l’alimentazione gioca un ruolo importante. Infatti, non facendo mancare alla nostra dieta una serie di alimenti, assicuriamo alla nostra pelle maggior salute. Ad esempio, è importante mangiare alimenti che contengono antiossidanti come il beta-carotene. Il beta-carotene è una provitamina, dal cui metabolismo si produce vitamina A. È importante per la nostra pelle (e per la salute in generale) perché è un antiossidante, e protegge quindi (anche) la pelle.

Ingerito in quantità eccessive, il beta-carotene dà luogo ad un colore tendente al giallo-arancione della pelle. Questo fenomeno fa pensare che ci sia una qualche relazione tra beta-carotene ed abbronzatura. Piaccia o non piaccia, il beta-carotene non ha alcun effetto sulla produzione di melanina, la quale dipende esclusivamente dall’esposizione ai raggi solari.

Se quindi è molto importante mangiare alimenti che contengano beta-carotene per proteggere la pelle, non è facendo scorpacciate di carote che otterremo una bella abbronzatura 😉

Per finire, vediamo quali sono gli alimenti che contengono una maggior quantità di beta-carotene: la carota, certo, ma in generale molte varietà di frutta e verdura a cui il beta-carotene conferisce un colore che varia dal giallo al rosso, come albicocche, meloni, pesche, arance e verdure come pomodori, zucca gialla, peperoni rossi; ma anche verdure a foglia verde come gli spinaci, i broccoli, le rape e la cicoria.

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