Adriano Pappalardo non c’entra. Semplicemente abbiamo deciso di riprendere in mano questo blog.
Un po’ di informazioni sparse:
1) i piu’ attenti di voi hanno notato che su questo blog sono spariti, un po’ di tempo fa, tutti i post che aveva scritto Elisa. Ai malpensanti dico “no, non c’è stata nessuna epurazione”. Semplicemente Elisa ha deciso, un bel giorno, di fare una cosa innovativa rispetto al solito “scrivere post”: cancellarli tutti. Continua la lettura di Ricominciamo→
Montescano – La Cantina La Versa presenta “100 anni di Pinot Nero”. Domenica 23 ottobre presso la vinoteca wine-point di Montescano andrà in scena la grande festa del vino simbolo dell’Oltrepò pavese.
Dalle ore 10 alle 19 al negozio di Montescano (via Pianazza, 2) degustazioni gratuite, rappresentazioni teatrali e momenti legati all’arte e al vino.
L’attore Valerio Bongiorno della compagnia “Incamminati” di Milano e il pianista Francesco Chebat si esibiranno in alcuni dialoghi letterari-musicali. In scena testi di Stefano Benni, Giovanni Guareschi e Beppe Viola. Continua la lettura di 100 anni di Pinot Nero→
Domenica 16 ottobre si svolgerà a Treviso l’Ombralonga 2005, oramai un appuntamento tradizionale, nel quale ci sarà l’occasione di girare per le osterie di Treviso, bevendo in compagnia il vino, girando per il centro storico.
“Ombra” in dialetto trevigiano è il bicchiere di vino, ed il nome è effettivamente azzeccato. Infatti il programma della giornata prevede 8 ore di mescita di vino. Continua la lettura di Ombralonga→
Naturalmente lucano è un viaggio nel gusto attraverso i cinque “sistemi turistici localiâ” della Basilicata per conoscere e assaporare le bontà di una terra “dove tutto è com’era”?.
È iniziata ieri pomeriggio questa fiera, dove si svolge la “V esposizione di prodotti agroalimentari della Basilicata”, con una cerimonia d’apertura. Continua la lettura di Naturalmente lucano→
“Un mix intelligente di gastronomia e cultura”. Così su un quotidiano nazionale è stato definito il Festival del peperoncino. E’ vero. Ma la definizione non serve a dare un’idea precisa della manifestazione. Continua la lettura di Peperoncino Festival 2005→
Nasce la “Via dei pani” delle Apuane, grazie al protocollo promosso dal Parco delle Apuane e firmato da Slow Food e dalle Province di Lucca e Massa Carrara, nonche’ dalle Comunita’ montane della Garfagnana, della Lunigiana, della Media Valle del Serchio, dell’Alta Versilia e dell’area Lucchese. Intento di questo protocollo e’ quello di dare impulso alla Via dei pani delle Apuane, dalla Lunigiana alla Lucchesia, realizzando un circuito ad anello, che guida alla scoperta dei prodotti tipici promuovendo l’ambiente, il paesaggio, la cultura e la storia del territorio.
Questo post vuole essere un mio personalissimo omaggio a Cavoletto di Bruxelles, un bellissimo blog che ci invoglia a provare deliziose ricette ispirando i nostri sensi grazie a foto di pregevole fattura.
E mentre lei si gode le meritate vacanze, “a fare con impegno ciò che fa la gente in ferie, ovvero niente d’importante. E, accessoriamente, raccogliere fichi, guardare crescere le olive, comprare ricottine del pastore alle 6 del mattino, sbucciare fichi d’india ed essicare pomodori…”, io, che le vacanze non le posso neanche sognare, mi consolerò provando qualcuna delle sue ricette.
Lo ammetto: non sono bravo a cucinare il pesce (a pensarci bene, forse non so cucinare proprio nulla che abbia a che fare con il pesce!), ed è quindi con un pizzico di curiosità in più del solito che voglio provare a fare il pesce spada con agrumi. Ditemi voi se questa foto (anche questa della cara Sigrid) non rende ancora più irresistibilmente invitante questa ricetta!
Questa ricetta è un’autentica specialità della cucina salentina. Ecco come io preparo i ciceri e tria (Pasta e ceci alla salentina):
Tenere da parte una porzione di tria (la tria è una specie di tagliatella casereccia, fatta con semola di grano duro). Portare ad ebollizione una zuppa di ceci molto brodosa.
Far rosolare in una padella di ferro uno spicchio d’aglio in olio d’oliva. Una volta imbiondato, toglierlo dalla padella e aggiungere un po’ di peperoncino. Abbassare il fuoco e aggiungere immediatamente la tria tenuta da parte, facendola friggere finchè non diventa di color ambra (attenzione a non bruciarla).
Nella pentola con la zuppa di ceci, una volta raggiunta l’ebollizione, versare il resto della tria, e lasciarla cuocere. Aggiustare di sale e lasciar cuocere.
Quando la tria è pronta, spegnere la fiamma e versare nella pentola la tria fritta (con tutto l’olio della padella). Mescolare per bene, e servire in tavola.
Si accompagna meravigliosamente con vini rossi di corpo. Io spesso accompagno con del primitivo del Salento.
Un blog sul vino, sul cibo e sulle cose migliori della vita