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Trattoria della Vigna, 3.14 AM

Gira tra i tavoli per scambiare due parole con i clienti, racconta che lui il pesce non lo mangia mai, tuttavia questo nostro abbinamento è l’unico che potrebbe “tollerare”: spadellata di coda di rospo e gamberi sgusciati, accompagnato da polenta alla griglia. Indossa un gilet scozzese e agli ospiti racconta che la sua sveglia, un giorno sì e uno no, suona alle 3.14. Va al mercato del pesce, sceglie e torna al ristorante per pulirlo e impostare la cucina. È lo chef e titolare della Trattoria della Vigna. La sala, l’illuminazione e l’ambiente non sono tra i più accoglienti ma il pesce è cucinato con sapiente semplicità.

I prezzi, persino quelli dei vini, sono bassi (incidono i secondi).

Trattoria della Vigna – Via Cassinino, 46 – Tel. 0382/422000 (Statale 35 dei Giovi da Pavia verso Milano, svoltare a sinistra verso Fraz. Cassinino, dove è visibile il ristorante Cassinino, la Trattoria della Vigna si trova più avanti in una via sulla sinistra).

Ringraziamenti a Davide per la recensione.

Perché la dieta Atkins funziona

Riporto le conclusioni di uno studio scientifico sulle modalità di funzionamento della dieta Atkins che confermano in maniera sorprendente la mia esperienza in proposito:

Temple University | Office of Communications: “When carbohydrates were restricted, study subjects spontaneously reduced their caloric intake to a level appropriate for their height, did not compensate by eating more protein or fat, and lost weight. We concluded that excessive overeating had been fueled by carbohydrates.”

Trad.: “Quando sono stati ridotti i carboidrati, i soggetti di studio hanno spontaneamente ridotto la loro assunzione di calorie ad un livello appropriato per la loro altezza, non hanno compensato mangiando più proteine o grassi e hanno ridotto il loro peso. Abbiamo concluso che la sovralimentazione era stata indotta dai carboidrati.”

In altre parole, con la dieta Atkins hai meno fame! Personalmente, posso confermarlo.

E ancora:

In addition to the calorie reduction and weight loss, subjects experienced markedly improved glucose levels and insulin sensitivity, as well as lower triglycerides and cholesterol.

Trad.: “In aggiunta alla riduzione di calorie e alla perdita di peso, i soggetti hanno sperimentato livelli di glucosio e di sensibilità all’insulina decisamente migliorati, così come un abbassamento del livello di trigliceridi e colesterolo.”

Questo dovrebbe mettere a tacere tutti quelli che paventano arteriosclerosi e infarti per tutti i praticanti della dieta Atkins.

(Via gustoblog.it.)

Agricoltura biodinamica: realtà o illusione?

Vino & …: Vini veri: «In seguito all’evento di Villa Favorita organizzato dal Gruppo Vini Veri si sta sviluppando nei vari blog (nei siti famosi silenzio quasi assoluto) un gran dibattito sui vini veri, sui vini biodinamici e sui vini che esprimono il terroir da cui provengono: era ora!»

Mi permetto di inserirmi nel dibattito. In gran parte la mia opinione è simile a quella di Aristide:

Aristide: Villa Favorita della Biodinamica: «Aristide dedicherà nei prossimi giorni un primo approfondimento sulla questione della biodinamica. Il nostro naturale scetticismo ci fa accostare con prudenza alla biodinamica e non ci annoveriamo di certo tra le schiere “entusiaste a priori”, ma nemmeno tra i “critici per definizione”.
Come buona parte della comunità scientifica internazionale, siamo perplessi quando ci indicano la soluzione nella cosmologia (non crediamo tanto agli oroscopi, siamo più disponibili con gli effetti delle fasi lunari), ma possiamo concedere del credito quando constatiamo di persona l’attenzione e la consapevolezza che i viticultori biodinamici mettono nella loro passione di produrre del vino naturale.»

In realtà io sarei più drastico. Quando leggo cose del tipo:

L’Agricoltura Biodinamica – che cos’è: «I preparati e il calendario incontrano spesso lo scetticismo e l’incredulità. Molte persone vedono in queste pratiche qualcosa di magico o irrazionale perché manca loro il collegamento con processi e ritmi elementari della vita.

[…] La biodinamica guarda alla terra come parte dell’universo e perciò soggetta alle leggi e alle influenze cosmiche. Basta però riflettere un attimo su alcuni fenomeni noti a tutti per renderci conto di questa dipendenza cosmica.

Essa scoprì che la pianta sviluppa più o meno ognuna delle sue parti, (radice – foglia – fiore – frutto) secondo la posizione della luna al momento della semina. Seguendo il passaggio della luna attraverso lo zodiaco che fascia la sfera celeste, Maria Thun ha osservato che la pianta sviluppa la parte radicale se la semina avviene quando la luna transita in certi segni, sviluppa invece i fiori se transita in altri e così via.»

sento immediatamente, anziché il bouquet di un vino vero, la puzza delle solite stronzate pseudo-scientifiche new-age come astrologia, omeopatia e varie altre medicine alternative.

Sarò prevenuto, ma prima di accettare le affermazioni strabilianti dell’agricoltura biodinamica, vorrei vedere i risultati di qualche verifica scientifica condotta da terzi qualificati, con metodologie a doppio cieco e cose del genere.

Tutto questo però, come dice Aristide, non significa per forza che la biodinamica non funzioni. È assolutamente plausibile che l’uso di particolari tecniche di concimazione, rotazione delle coltivazioni, e altro produca risultati diversi da quelli dell’agricoltura tradizionale. Ma non mi si venga a parlare di influssi cosmici, perché allora mi scappa da ridere.

Risotto con gli ossibuchi

Risotto con gli ossibuchiIl pranzo domenicale di oggi è consistito in una abbondante porzione di risotto con gli ossibuchi, una tradizionale ricetta milanese … se non fosse che la cuoca è siciliana. Ad ogni modo, uno dei migliori risotti con gli ossibuchi che io abbia mai mangiato.

la Monella.jpgData la pastosità del risotto e la quantità di grassi contenuti nell’ossobuco, ho optato per un vino rosso brioso e leggermente frizzante che realizza un ottimo contrasto, come la barbera del Monferrato “la Monella” di Giacomo Bologna.

Ingredienti per l’ossobuco

  • ossibuchi di vitello
  • farina
  • prezzemolo (solo le foglie)
  • aglio
  • scorza di limone (eliminare completamente la parte bianca)
  • filetti di alice sott’olio
  • vino bianco
  • olio extravergine di oliva
  • burro
  • brodo

Infarinare leggermente gli ossibuchi e farli rosolare in olio e burro. Aggiungere il vino bianco e farlo sfumare.

Preparare un trito fine di prezzemolo, aglio, olio, scorza di limone e cospargerne gli ossibuchi. Aggiungere un filetto di alice per ogni ossobuco.

Aggiungere il brodo e portare a cottura a fuoco lento, facendo attenzione che la farina non attacchi.

A parte, si prepara il classico risotto alla milanese e a fine cottura si aggiunge, oltre a zafferano e parmigiano grattuggiato, il sugo di cottura degli ossibuchi.

Assicuratevi di avere un ossobuco con una adeguata dose di midollo il quale, unito al risotto, gli conferisce un gusto straordinario.

Sagra del Carciofo Romanesco

locandinaInizia domani (15 Aprile) e dura fino a Domenica 17, la Sagra del Carciofo Romanesco di Ladispoli:

Oggi la “Sagra del Carciofo” non è solo un occasione per assaggiare questo gustoso prodotto dei nostri campi, ma è diventata soprattutto un appuntamento di costume e folklore della primavera italiana a cui non si può assolutamente mancare.

Questa è una segnalazione di servizio per Elisa, che sembra ami appassionatamente i carciofi.

Cibi light, le illusioni delle etichette

Altroconsumo ci mette in guardia contro i cibi “light”:

I cibi “light” promettono leggerezza in etichetta, ma non sempre mantengono le promesse. Altroconsumo ha voluto vederci chiaro, valutando etichette e contenuto di 42 prodotti tra formaggi, yogurt, maionese, tonno, patatine, prodotti da forno. L’alimento leggero, infatti, dovrebbe contenere meno zuccheri o grassi e, in generale, meno calorie.

Personalmente non ho mai avuto simpatia per questo tipo di prodotti. Meglio mangiare un po’ meno di un alimento meno manipolato. E non pagare l’acqua come fosse mozzarella.

(Via Corriere della Sera.)

L’Arcimboldo senza RSS

Peperosso ci segnala Arcimboldo, un bel sito recentemente rinnovato e ricco di contenuti “succulenti”.

Carciofo.jpgarcimboldo.info manuale di sopravvivenza enogastronomica: “Siamo molto lieti di poter finalmente proporre ai nostri lettori la nuova versione di “Arcimboldo”, dalla grafica completamente rinnovata e dai contenuti ancora più ampi. La rivista è cresciuta grazie al sostegno dei visitatori ed ai preziosi suggerimenti che ci sono stati inviati. Ci auguriamo che “Arcimboldo” possa diventare uno strumento sempre più utile nel quotidiano ed aspettiamo consigli, proposte e critiche.”

Prendetelo come consiglio, proposta o critica, a vostro piacimento, ma oggi come oggi un sito come Arcimboldo deve avere un feed RSS. RSS è ormai uno strumento fondamentale se si vuole creare una conversazione con i propri lettori e non adottare un approccio da old-time media. Come disse qualcuno, markets are conversations.

Non sarebbe male avere anche un sistema di trackback o pingback. In questo modo, questo mio suggerimento avrebbe maggiori probabilità di essere ascoltato.

Supersize Me

SuperSizeMe.jpgEsce oggi nelle sale Supersize Me, il film di Morgan Spurlock sui fast-food.

Corriere della Sera – «Il mio film sui fast-food ha scatenato una guerra»: “La storia, interpretata dallo stesso Spurlock, è quella di un uomo che per trenta giorni si nutre solo fast-food, per lo più nella catena McDonald, ingrassando di oltre 12 chili: la sua cronaca-denuncia gastronomica, corredata di referti medici per danni al cuore, alle arterie, al sangue, ha avuto un effetto bomba in America, ma non solo.”

In attesa di andarlo a vedere al cinema, potete divertirvi con il trailer.

Portabottiglie per geeks

Per un geek come me, cosa ci può essere di meglio di un portabottiglie in formato rack 19″ standard. Anche in una affollata sala server può venire voglia di un bicchiere di chardonnay tra una compilazione e l’altra. Il problema è solo quello di mantenere il vino abbastanza fresco.

19_winerack.jpg

Gizmodo: “This might be new or it might be old, but it’s the first I’ve seen of it. Canford UK sells this 19-inch rack-mountable wine rack, suitable for 3U hosted server solutions or home audio installations—because there’s no place better to store wine than sandwiched between racks of hot servers.”

(Via Vinography.)

Atkins

Mia moglie ha deciso di mettersi a dieta per perdere quei cinque o sei chiletti in vista dell’estate. Avendo entrambi provato in passato, con soddisfazione, la dieta Atkins, abbiamo deciso di rifarla. Dico “abbiamo” perchè vivendo e mangiando insieme sarà difficile che io riesca ad evitare l’abolizione pressochè totale dei carboidrati per un paio di settimane, anche se al momento riesco a controllare il mio peso con qualche uscita ciclistica nel fine settimana.

La dieta Atkins è un argomento molto controverso. Chi vi si oppone sostiene che causi un gran numero di brutte malattie, ma i suoi sostenitori sembrano essere in numero sempre crescente. Personalmente, mi ci sono trovato piuttosto bene, ma è stata anche l’unica dieta che io abbia mai fatto in vita mia, quindi non faccio molto testo. Di sicuro c’è che induce ad abbandonare l’abitudine di sgranocchiare merendine, caramelle e cioccolatini e di bere bevande zuccherate, il che non è certo un male.

Prima che qualcuno mi faccia causa, preciserò che non sono un medico, quanto scritto sopra non ha alcun valore scientifico e andate da un dietologo prima di iniziare qualunque dieta. Ma questo lo sapevate già, vero?

Aggiornamento: Una breve ricerca di risorse online in italiano sulla dieta Atkins non ha prodotto molti risultati interessanti, a parte questa pagina: Come perdere undici chili in un mese: “Se non siete motivati non riuscirete nè con questa dieta, nè con un’altra nè con le diavolerie dietetiche che le industrie alimentare e medica mettono a disposizione dei gonzi che ci credono.” Da leggere in ogni caso.