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Nuove frontiere dell’alimentazione: cereali al serpente

Dopo gente che trova dita nel chili (falso) e nel dolce (vero), eccovi i serpenti nei cereali:

Corriere della Sera: “LONDRA – Voleva mangiare i cereali e si è ritrovato tra le mani un serpente. E’ accaduto ad un bimbo di cinque anni in Gran Bretagna. Il piccolo è ora sotto shock dopo aver trovato un rettile vivo lungo 70 centimetri in una confezione di cereali che stava aprendo per fare colazione. “

Viva gli OGM!

Il titolo potrebbe sembrare ironico, di questi tempi, ma vi assicuro che non lo è.

In una società nella quale l’irrazionalità sembra farla da padrone, le affermazioni dei sostenitori di pratiche mistico-religiose, come l’agricoltura biodinamica, vengono credute senza onere di prova. Non c’è da stupirsi, visto che lo stesso trattamento di favore viene garantito a idiozie (o truffe) come l’astrologia o la pranoterapia. Le basi scientifiche sono le stesse, del resto: totalmente inesistenti.

Nello stesso solco si inseriscono, come il rovescio di una medaglia, gli allarmi infondati e il rifiuto aprioristico delle tecnologie che possono veramente migliorare le condizioni di vita di intere popolazioni.

Ogni tanto, mi fa piacere invece scoprire qualche voce levarsi in difesa della ragione, contro i fondamentalismi di ogni tipo. Oggi deve essere un giorno fortunato perchè, scorrendo la mia personale lista di blog “scettici”, mi sono imbattuto non in uno, ma in ben due articoli che mi hanno fatto un gran piacere in questo senso.

Prima, Confessions of a Quackbuster ci segnala una recensione di The March of Unreason: Science, Democracy and the New Fundamentalism, di Dick Taverne, apparsa sul Washington Times. Cito dei brani della recensione, nei quali ho evidenziato alcune affermazioni salienti (sorry per l’inglese, ma potete trovare una approssimativa traduzione qui).

He notes the paradox that as people live longer and safer lives, they seem to be increasingly obsessed with societal risks of all sorts, and that as society devises better prevention and treatment of disease and produces more nutritious and varied food more efficiently, more people turn to alternative medicine such as homeopathy and quack remedies, and denounce the most precise and predictable methods for the genetic improvement of crop plants. Remorselessly and effectively, he skewers the mania for organic food, the popularity of astrology and other forms of mysticism, and the widespread but baseless bias that ‘nature knows best.’

[…] Mr. Taverne characterizes as “a monument to irrationality” the trend toward consumers’ buying overpriced organic food, promoted by advocates whose “principles are founded on a scientific howler; it is governed by rules that have no rhyme or reason, and its propaganda could have an adverse effect on the health of poor people.”

[…] Mr. Taverne argues compellingly that the conflict over gene-spliced crops is the most important battle of all between the forces of reason and unreason, both because of the consequences should the forces of darkness prevail, and also because their arguments are so perverse and so consistently and completely wrong.

[…] More than 80 percent of processed foods on supermarket shelves “soft drinks, preserves, mayonnaise, salad dressings” contain ingredients from gene-spliced plants, and Americans have consumed more than a trillion servings of these foods. From the dirt to the dinner plate, not a single ecosystem has been disrupted, or a person injured, by any gene-spliced product ” a record that is superior to that of conventional foods.

Poi, da Skeptico, apprendiamo i risultati di uno studio sull’uso del riso geneticamente modificato in Cina:

One of the arguments against genetically engineered crops is that they benefit the seed companies, but not the farmers.

The authors of the new study disagree.

They found that Chinese farmers using rice engineered to resist insect pests made huge savings on insecticides, compared with their neighbours who had planted ordinary hybrid strains.

This had nothing to do with any specialist guidance the farmers received, because they were left to manage their crops as they saw fit.

As well as cutting costs, the researchers say, the farmers benefited from better health.

Pesticides in China are cheap and widely used, but poison an estimated 50,000 farmers a year, up to 500 fatally.

In sostanza, gli alimenti OGM non solo non fanno male, ma fanno bene a chi li coltiva, non solo alle multinazionali che vendono le sementi.

Sullo stesso argomento:

Hippy Shopper

Hippy Shopper è il primo Green Consumer Blog del Regno Unito.

Hippy ShopperPublished by the UK’s leading commercial weblog company, Shiny Media, and written by Stuff magazine‚s Managing Editor, Adam Vaughan, HippyShopper aims to enlighten and amuse its readers with green news stories from the UK and links to environmentally friendly sites around the world.

Its daily updates will:

Track the latest green gadgets
Tip readers off about what‚s coming in the organic food market
Give details of green exhibitions
Offer updates on eco-friendly health and beauty products
Give tips on how to recycle products

Penso che sia di particolare interesse per i nostri lettori la categoria Food and Drink.

(Via Darren.)

Riso dorato

Scrive il Guardian:

British scientists have developed a genetically modified strain of rice they believe could combat childhood blindness and prevent deaths due to vitamin A deficiency.

The plant is an improved version of ‘golden rice’, a GM crop released five years ago that is enriched in beta-carotene, which the body converts into vitamin A.

The release of golden rice met with widespread criticism from anti-GM groups, which claimed it did not contain enough beta-carotene to have any beneficial effect.

The new strain, golden rice 2, contains more than 20 times the amount of beta-carotene in its predecessor, or enough to provide 100% of the recommended dietary allowance of vitamin A from just 70g of rice, according to its developers.

The World Health Organisation estimates that vitamin A deficiency causes 500,000 cases of child blindness a year, and kills some 6,000 people across south-east Asia.

riso.jpgL’articolo è troppo lungo perchè io ne faccia una traduzione ora. Potete trovarne una automatica e approssimativa, per quanto comprensibile, qui. Riassumendo, pare che un sia stato creato un nuovo tipo di riso OGM che contiene in soli 70g la dose di beta-carotene sufficiente per elimiare 500.000 casi di cecità infantile e 6.000 morti l’anno nell’Asia sud-orientale dovute alla carenza di vitamina A. Versioni precedenti del “riso dorato” contenevano una dose di beta-carotene insufficiente per avere gli effetti sperati.

Basterà questo a placare gli anti-OGM a tutti i costi? Parrebbe di no, visto che Greenpeace avrebbe gia’ dichiarato che i bambini asiatici farebbero bene a mangiare una carota al giorno, piuttosto. Francamente mi pare che un atteggiamento meno dogmatico nei confronti degli OGM sarebbe auspicabile. Carote o non carote, se il riso OGM puo’ risolvere il problema, ben venga il riso OGM.

Mille e 2 Formaggi

Una notizia interessante per tutti quelli che la bocca non è stracca se non sa di vacca:

Mille e 2 FormaggiIn attesa del quarto successo. Dopo tre edizioni “esplosive” per numero di visitatori e prodotti esposti in rassegna, Mille e Due Formaggi torna ad animare le vie e le piazze della città dei Gonzaga, nei giorni 8, 9 e 10 aprile prossimi.
Organizzata da Mantova Expo, in collaborazione con la Camera di Commercio, il Comune e la Provincia di Mantova, la quarta edizione dell’esposizione dei formaggi italiani d’origine si presenta ancora più ricca di eventi ed appuntamenti.
Basti pensare che i prodotti esposti del panorama lattiero-caseario nazionale saranno ben oltre i 300: dalle produzioni ormai note in tutto il mondo, come il Parmigiano Reggiano ed il Grana Padano, ai formaggi di malga e ai caratteristici prodotti lavorati ancora come una volta.
La collocazione vincente della kermesse, ancora una volta racchiusa nel bellissimo centro storico di Mantova, tra vie e palazzi che ancora oggi cantano la potenza e il mecenatismo culturale ed artistico dei Gonzaga, metterà ancora una volta insieme due aspetti che Mantova Expo e gli enti locali mantovani hanno da tempo voluto coniugare: arte, storia e gusto.
Anche quest’anno, poi, la vetrina dei formaggi italiani avrà un partner d’eccezione: Vinitaly 2005, la più importante fiera enologica del mondo, che si terrà nella vicina Verona. Sull’attenti, dunque, consumatori, appassionati, gastronomi e curiosi di ogni luogo. E per gli addetti al settore e del mondo del trade, sarà riservato uno spazio apposito e numerosi incontri a tema.

il cuore è una frattaglia

ostrica.jpg Questo post è scritto per regalare un link ad arma, che ci ha beneficiato a sua volta di un link.

D’altra parte, come si fa a non linkare (e leggere) una che scrive: “La quintessenza del mare, e del sesso, anche. Per sapore, forma, consistenza. L’immaginario erotico si materializza nella viscida polpa opalescente al punto da pregustare altri umidi piaceri.”

Update: aggiornato il link al blog Il cuore è una frattaglia. Una volta era altrove, ma non esiste più.

The Culatello Files

culatello.jpg Molto interessante questo post sul culatello trovato su Il Forno che, a dispetto del nome, è un blog in inglese, ma di un innamorato dell’Italia e del suo cibo.

Il Forno: Al Vedel, Part I: The Culatello Files.: “Thanks to the choice of meat, its preparation and its aging, first in dry then moist rooms, Culatello is a deliciously mellow, sweet yet aromatic cured meat. It’s usually aged 12 to 14 months minimum but older Culatelli are for my taste even more seducing. Add to this the fact that to make a Culatello you have to waste a Prosciutto, and you’ll have a further economic reason to name this salume as ‘the king’.”

Traduzione: “Grazie alla scelta della carne, alla sua preparazione e invecchiamento, prima in sale secche e poi umide, il culatello è un salume deliziosamente morbido, dolce e tuttavia aromatico. Viene solitamente invecchiato per un minimo di 12-14 mesi, ma il culatelli più vecchi sono molto più seducenti per al mio palato. Aggiungete a questo il fatto che per fare un culatello dovete sprecare un prosciutto e avrete un ulteriore motivo economico per chiamare questo salume ‘il re’.”

Per la precisione, aggiungerei, rispetto agli aromi citati nell’articolo (sale, pepe macinato grossolanamente, aglio e vino) anche coriandolo e paprika dolce.

For the sake of completeness, I will add coriander and sweet paprika to the flavors quoted in the article: Salt, crushed pepper, garlic and wine.

Correzione: Alberto e Ore (vedi i commenti) hanno ragione. Alcune aziende usano altre spezie nel culatello, ma non in quello DOP.

“Il cibo provoca il 30% dei tumori”

Umberto Veronesi Il titolo è virgolettato perché è una citazione dal Corriere della Sera:

Corriere della Sera – Allarme cibo: provoca il 30% dei tumori: “L’inquinamento atmosferico provoca solo una piccola parte dei tumori, il vero rischio è legato all’alimentazione. Le percentuali parlano chiaro: allo smog si possono imputare dall’1 al 4% dei tumori, all’alimentazione ben il 30%.”

Inoltre: “[…] a salvarsi dall’accusa parrebbero essere i prodotti ogm come il mais, che rispetto al cugino coltivato tradizionalmente avrebbe un contenuto di 3-10 volte minore di tossine cancerogene.” Questo almeno secondo l’ex-ministro Umberto Veronesi.

A costo di essere preso a pannocchiate in testa dai fautori del biologico, citerò quanto mi disse qualcuno che di controllo sanitario degli alimenti se ne intende parecchio: “Nessuno morirà mai per avere mangiato un alimento OGM, mentre col biologico …”

Non è che io pensi che tutto quello che è OGM è buono, e che il biologico è tutto infetto. Penso solo che, come in tanti altri campi, così anche in quello dell’alimentazione, si fa presto a creare una cultura basata sulle affermazioni di sedicenti “esperti”, senza adeguate verifiche scientifiche.

In altre parole, prima di credere a tutto quello che si legge (comprese le opinioni di Veronesi), un sano scetticismo è d’uopo.

Sono un ragazzo fortunato

Questo è quel che penso ogni volta mi ricordo (cioè spesso!) quanto buon cibo offre il nostro paese. È incredibile come ci sia una gran qualità unita ad una gran quantità. Ogni regione d’Italia offre qualcosa di straordinariamente buono (e spessissimo, pure sano).

Non è quindi un caso, ritengo, se spesso mi trovo ad abbinare prodotti provenienti da luoghi assolutamente diversi…
Qualcuno potrà pure storcere il naso (e faccia pure – non porterò rancore), ma, ad esempio, mi piace abbinare i tarallucci pugliesi (meglio se nella variante piccante, gia’ che ci siamo 🙂 ) con la soppressata veneta. O bere del primitivo dolce (squisito il madrigale del Consorzio Produttori Vini – Manduria) accompagnato ad un gorgonzola (celeberrimo formaggio lombardo “a doppia pasta” fatto negli alpeggi tra i 1500 e i 2000 metri d’altitudine (cancellato come da commenti)). O accompagnare delle tagliatelle al ragù alla bolognese (io lo lascio sul fuoco almeno 5 ore) con un robusto Aglianico del Vulture.

Non voglio certo contestare la famosa regola di abbinare cibi e vini provenienti dalla stessa zona. La ritengo una regola sensata, in linea di massima, per più di un motivo.
Ma ritengo sia giusto provare anche abbinamenti che escano da questi schemi. Provare, sperimentare, assaggiare. Si può sempre decidere di fare un passo indietro. Ma quando si fa il passo in avanti nella giusta direzione, i sensi ringraziano.

I miei ringraziano l’Italia per l’imbarazzo della scelta.