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Erbe aromatiche: Come curarle a casa nostra.

Oggi parlerò di erbe aromatiche (quali basilico, cerfoglio, prezzemolo,coriandolo e aneto), da coltivare tutto l’anno, magari sul davanzale della finestra o sul balcone.  Solitamente vendute in primavera. In questi giorni infatti riempiono i banchi dei mercati, dei fruttivendoli e nei supermercati facendo bella mostra di se e inondando l’aria tutto in torno con il loro profumo.
Le erbe sono vendute in vasetti di plastica che, una volta tornati a casa, sostituiremo con vasi di terracotta o cassette. Generalmente, le nostre erbe aromatiche, vanno sistemate al sole, ma vediamo meglio come prendercene cura rispettando le loro esigenze.

Il basilico,  dal profumo intenso ed aromatico,che può essere gustato sia cotto che crudo, ama stare a pieno sole, in posizione riparata. Il terreno dev’ essere ricco ma leggero.

Il cerfoglio,  definito, il prezzemolo francese, anch’esso ama stare a pieno sole ed in posizione calda  e riparata. Non ha un terreno ideale.

Il prezzemolo,  tra le erbe aromatiche più conosciute ed usate nella nostra cucina, può stare sia a pieno sole che a mezz’ombra. Il terreno deve essere ben drenato e ricco.

Il coriandolo, molto usato nella cucina esotica, come il basilico ama stare al sole e ben riparato da correnti d’aria fredda. Il terreno deve essere ben drenato e molto fertile.

L’aneto,  dall’aroma che ricorda l’anice e il cumino, va posto sempre a pieno sole ed il terreno deve essere sempre ben drenato e umido.

Cucina e non solo al Maisazi Night

Si svolgerà il 3 ottobre 2009 a Montebello Vicentino (VI) il Maisazi Night, un evento enogastronomico organizzato dalla scuola di cucina maisazi.com e Tradeplus Srl.

Dalle 19 sino alle 2 del mattino successivo, si parlerà di enogastronomia, si cucinerà, si mangerà, si ascolterà, si berrà e ci si divertità.

Durante la serata vi sarà una tavola rotonda su temi legati all’enogastronomia: come combattere la crisi in cucina, relazioni tra sesso e cucina, commercio elettronico nel settore enogastronomico e corretta postura in cucina.

Sono previste due gare. Tutti i partecipanti dovranno portare un ingrediente a loro scelta, vincerà quello più curioso, originale, simpatico o raro. Una giuria assegnerà alcuni premi offerti dagli sponsor. La seconda gara coinvolgerà alcuni allievi della scuola di cucina maisazi.com, che si affronteranno ai fornelli con un piatto a loro scelta giudicato dalle persone presenti all’evento. Anche per loro gli sponsor hanno offerto alcuni premi.

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Abbronzarsi a tavola?

Arriva la bella stagione (qui a Lecce siamo già in piena estate, ormai, tant’è vero che sto scrivendo questo post standomene a petto nudo in terrazza) e con essa la voglia di una bella e sana abbronzatura.

Nei secoli passati, per la verità, era la pelle bianca ad essere associata ad aggettivi come “bella“, in quanto ad abbronzarsi erano i contadini, non certo i nobili. Ma nel secolo scorso ci fu il cambio di gusto, quando Coco Chanel convinse le donne ad abbronzarsi.

Ma l’abbronzatura deve essere presa con attenzione per evitare rischi, non solo a breve termine (come le spiacevoli scottature) ma anche a lungo termine come il melanoma.

Per questo motivo, è importante seguire alcune regole per una sana abbronzatura.
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Agriturismo al naturale

Dove si va in vacanza? Spesso gli italiani scelgono la formula dell’agriturismo: benessere e relax all’insegna delle cose naturali. E proprio scegliendo la natura e l’ecologia che l’agriturismo Agrilandia, a Castiglioncello in provincia di Livorno, ha acquistato un impianto sfruttando l’energia solare. L’azienda Sogi Srl ha installato i moduli fotovoltaici distribuiti da Enerpoint SpA in una struttura vicina all’agriturismo che è stata adibita a stalla per i cavalli.

L’agriturismo, tramite questo impianto, riuscirà a coprire parzialmente il suo fabbisogno di energia elettrica, ma soprattutto aiuterà a non inquinare ulteriormente l’ambiente con anidride carbonica e a ridurre l’effetto serra. Il risparmio energetico è sicuramente un fattore importante e i gestori di questo agriturismo hanno investito in nome dell’ambiente e di chi ne usufruisce.

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Fast food, German-style

Alla faccia dell’automazione! In un ristorante di Norimberga è stato implementato un sistema che permette di ordinare il pranzo tramite un touch screen e ricevere il cibo direttamente dalla cucina, attraverso un sistema di rotaie. Difficile da spiegare, fate molto prima a seguire il video (preferibile ma non necessario capire l’inglese). Nell’attesa che il nostro piatto venga preparato (questo si da esseri umani), possiamo anche usare il computer usato per ordinare il pasto per mandare una email, un sms o leggere qualche informazione sui piatti serviti.

Devo ammettere che incuriosisce assai. Chissà dovessi mai capitare per Norimberga…

Via .mau.

L’aspartame è cancerogeno

Un recente studio (qui l’abstract) sulle caratteristiche cancerogene del prodotto più usato come dolcificante, l’aspartame, ha dimostrato senz’ombra di dubbio come si tratti di una tossina mortale. Ed ancora una volta gli insider dell’industria hanno fatto tutto il possibile per non far giungere questo tipo di notizie al pubblico. Basti considerare che la FDA non aveva inizialmente approvato l’uso dell’aspartame, ma poi Reagan fece in modo che il giudizio cambiasse (e non certo per motivi scientifici).

Per chi volesse leggere di più sull’argomento, segnalo quest’ottimo articolo.

Se lo studio dimostra che l’aspartame è cancerogeno, la vicenda ci dimostra anche che gli organi che dovrebbero tutelare i consumatori non sempre si comportano come ci aspetteremmo.

Ma questa vicenda ci dovrebbe anche spingere a leggere di più e più attentamente le etichette dei prodotti che acquistiamo. Potreste rimanere sorpresi da quanti di questi contengono proprio l’aspartame.

La qualità dei cibi che mangiamo – l’olio extravergine di oliva

Eccoci alla terza puntata della nostra serie sulla qualità dei prodotti che compriamo al supermercato, e non solo, per le nostre tavole. Stavolta parliamo dell’olio extravergine di oliva

Una premessa. Parliamo dell’olio prodotto in Italia, perché dell’olio che si produce all’estero, nulla si può dire o controllare, perché esistono forti differenze di normativa e la nostra rende obbligatorie ben poche indicazioni sull’etichetta. In sostanza, salvo l’assaggio, non abbiamo molte possibilità di controllo. Ovviamente si potrebbe far analizzare in laboratorio, ma non credo che per tutti noi questa sia una possibilità reale.
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Dieta sì, dieta no o quale dieta?

Secondo la dieta dissociata, ci sono alimenti che non devi mai mettere assieme.
Sears ti fa assumere blocchetti strutturati da precise percentuali di tipi di alimenti.
La dieta psicologica punta sulle relazioni e le interazioni tra te ed il cibo, tentando di rimuovere i fenomeni negativi.
La dieta mediterranea ti fa condurre la vita del “mediterraneo”: poca carne e pesce, molta frutta e verdura, incremento dell’attività.
La dieta della trasgressione punta sulla conduzione di una vita alimentare in cui non si abbia necessità di mangiare di nascosto.
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La qualità dei cibi che mangiamo

Mi stupisce sempre accorgermi di quanta poca sensibilità ci sia relativamente alla qualità di ciò che mangiamo.

Persone che della propria auto vogliono sapere tutto, degli abiti conoscono ogni mistero del tessuto, sanno smontare e rimontare un computer, della lavatrice pretendono il massimo, poi non sanno cosa stanno ingerendo tutti i giorni della loro vita.
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