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Cantine aperte 2009

Cantine Aperte

Si sta avvicinando Cantine aperte 2009. Domenica 31 maggio (e in alcune regioni anche sabato 30 maggio) si svolgerà infatti questo imperdibile appuntamento organizzato dal Movimento Turismo del Vino. Per sapere quali saranno le cantine aperte regione per regione, visita la pagina sul sito del MTV.

Tra gli eventi sul vino a livello nazionale, Cantine aperte è senza dubbio il mio preferito, perché è la giornata in cui posso finalmente conoscere più da vicino alcune delle cantine che scopro nel tempo. Se considerate poi che qui nel Salento è quasi difficile trovare, nei ristoranti o nelle enoteche, vini che non siano salentini, capite che è veramente facile scoprire nuove cantine in zona, cantine che è possibile poi visitare in occasione di Cantine aperte.

Terroir Vino 2009

Lunedi 15 giugno, presso il Palazzo Ducale di Genova, si terrà Terroir Vino 2009, la quinta edizione del Tigulliovino.it Meeting. L’evento, organizzato dalla commissione degustatrice di Tigulliovino.it, magazine online sul mondo del vino da nove anni (un’eternità, sul web), è un’occasione di verifica e confronto con i protagonisti dell’informazione online, gli operatori del vino e i lettori.

Inoltre, il giorno prima, si terrà Vinix Unplugged, una conferenza non-conferenza (più di qualcuno sicuramente sta pensando ai Barcamp).

Vinix aggrega una comunità in continuo fermento, attiva sia online che offline, luogo d’incontro tra migliaia di professionisti e appassionati del cibo, del vino e della comunicazione

Dal momento che moltissimi produttori e protagonisti del mondo enogastronomico si riuniranno a Genova per Terroir Vino lunedì 15 giugno 2009 e sapendo che alcuni di loro si recheranno a Genova già dal giorno prima per godere al meglio della manifestazione, abbiamo pensato di sfruttare al massimo questa presenza massiccia di produttori, operatori e blogger wine & food organizzando per il giorno precedente l’evento, cioè domenica 14 giugno, questa “open unconference”.

Tutte le informazioni utili sono sul sito www.terroirvino.it.

I rifiuti? Nel vigneto!

Da Repubblica.it apprendo con amara sorpresa che il sindaco di Lamezia Terme, alla richiesta del commissario (perché ovviamente la regione Calabria non è stata in grado di risolvere il problema rifiuti, e di conseguenza è stata commissariata…) di indicare un sito per la creazione di una nuova discarica, abbia indicato un terreno dove l’azienda Statti ha un vigneto.

Avendo in più occasioni avuto la possibilità di bere ed apprezzare il vino Statti (nonché l’olio extravergine), sono rimasto senza parole nel leggere la notizia.

Se volete approfondire un po’ la questione, una semplice ricerca su Google News è sufficiente. Io non aggiungo altro perché, quando le uniche parole che mi vengono in mente sono figlie dell’indignazione per il modo in cui la politica è capace (tanto per cambiare!) di rovinare le (ahimè, poche) eccellenti imprese del sud Italia, preferisco tacere. Non per niente, ma non mi piace il torpiloquio scritto (ma mentre scrivo questo post sto imprecando ad alta voce).

Per quel poco che può valere, esprimo la massima solidarietà alla famiglia Statti.

Sangria

La sangria è una bevanda alcolica a base di vino e frutta di origine spagnola e portoghese. Inoltre, va servita fredda. Per il resto, non esiste una ricetta unica. La sangria è un drink che viene fatto molto con l’ispirazione, mettendo un po’ di questo e un po’ di quello.

Una versione base (che quindi lascia ampio spazio all’improvvisazione) può essere quella che segue.

Ingredienti:
– 1 bottiglia di vino rosso (di qualità, se volete una sangria all’altezza delle aspettative!)
– 2 arance
– 2 limoni
– 2 pesche
– 1 cucchiaino di zucchero
– soda (o gassosa), circa 25 cl

Procedimento:
spremete una arancia ed un limone e versate il succo in una grossa coppa o un’ampia caraffa. Tagliate invece a fettine sottili l’altra arancia e l’altro limone. Mettete anche queste fettine nella coppa. Tagliate le pesche a pezzetti e mettete anche questi nella coppa. Versate anche il vino e aggiungete lo zucchero. A questo punto, mescolate un po’ il tutto e mettete in frigo per diverse ore (la sangria deve essere fredda!).
Prima di servire, aggiungete la soda e del ghiaccio.

Come detto, questa è una versione base (molto base) della sangria. Spesso nella sangria si trovano anche altri ingredienti, come chiodi di garofano, cannella, vaniglia, qualche superalcolico (gin, cointreau, rhum, brandy, vodka, etc…), altra frutta (mele, pere, etc.).

Inoltre, in alcune zone della Spagna esiste anche una versione fatta con vino bianco anziché rosso e prende il nome di sangria blanca.

Non esistendo una ricetta ufficiale, è chiaro che un ingrediente chiave diventa l’ispirazione del momento. L’unica cosa davvero importante da tenere a mente è che tutti gli ingredienti (a partire dal vino, ovviamente) devono essere di qualità. Con questo non dico che vada usato del Barolo, ovviamente. Però evitate vini da 1€ al litro, ecco 😉

In particolare, vi consiglio un rosso abbastanza corposo: aglianico, cannonau, primitivo, etc.

Cantine aperte 2008

Cantine Aperte è l’evento più importante che si svolge in Italia con protagonista il vino, la sua gente e i suoi territori. Il prossimo 25 maggio si svolgerà l’edizione 2008, con la solita imperdibile occasione di visitare le cantine che si apriranno al pubblico dando l’occasione di scoprire quel magico mondo che sta dietro una bottiglia di vino.

Nell’edizione 2007 sono state più di 800 le cantine aperte al pubblico ed oltre un milione i visitatori.

Soprattutto in questo periodo, dove gli scandali più o meno grossi (e più o meno veri…) stanno offuscando l’immagine del vino, il Movimento Turismo del Vino, per usare le parole del presidente Chiara Lungarotti, “sente ancor più pressante il dovere di aprire le porte delle cantine per far vedere che la maggior parte dei produttori italiani sono seri e lavorano con impegno e passione, ottenendo un prodotto di elevata e garantita qualità“.

Per le cantine è anche una grande occasione di promuoversi davanti ad un pubblico così vasto. E sarà bene che lo tengano presente, quelle cantine che decidono di aderire all’evento senza grande convinzione.

Se vorrete segnalare nei commenti le cantine presso cui avete intenzione di recarvi, ovviamente farà piacere a noi ed ai lettori che avranno qualche spunto.

25 maggio 2008: Cantine aperte. Come si dice in questi casi, save the date!

Il Ducato in un bicchiere

Domenica 11 maggio a Camerino (MC) dalle 11:00 alle 23:00 si svolgerà nel centro storico “Il Ducato in un bicchiere“, mostra-mercato di vini tipici del territorio.

Il territorio che fu dei signori Da Varano farà bella mostra di sé attraverso un’altra delle sue eccellenze: il vino.

Lungo le vie del centro storico, all’interno delle antiche mura cittadine, si snoderà un percorso enologico, gastronomico, musicale, artistico, culturale e di solidarietà, tracciato dalle migliori cantine del territorio.

Tra musei aperti, mercatino dell’artigianato e musica, sarà possibile degustare alcuni vini locali.

Per maggiori informazioni, consultate il sito ufficiale dell’evento, che illustra il programma completo ed altre utili informazioni.

Operazione “Vendemmia Sicura”: i nomi

Su Vinopigro (blog curato da Elisabetta Tosi) – update: e su Aristide (chiedo scusa per non aver letto per tempo il feed) – vengono pubblicati i nomi delle aziende coinvolte nell’inchiesta “Vendemmia sicura” (più nota con il nome di Velenitaly).

Per il bene del settore vitivinicolo (e dell’immagine del vino italiano all’estero) ci ostiniamo a credere nella buona fede di questi acquirenti – in altre parole: non sapevano quel che compravano.

Una buona fede che però andrà provata: come si dice in questi casi, “la posizione di queste aziende è ora al vaglio degli inquirenti”.

In teoria, potrebbe anche essere che alcune di queste aziende abbiano si acquistato dalle ditte V.M.C. Srl ed Enoagri Export Srl, ma non prodotti adulterati e/o annacquati.

Brunellopoli e la facile soluzione al problema

Il disciplinare di produzione del Brunello di Montalcino prevede (tra gli altri) questi requisiti:

  • Zona di produzione: Comune di Montalcino
  • Vitigno: Sangiovese (denominato, a Montalcino, “Brunello”)

Brunellopoli (e come altro, sennò?) è il termine giornalistico dato all’indagine in corso sul Brunello di Montalcino che tanto Brunello di Montalcino non è, dato che alcune (poche, l’1% pare, ma famose anche per i meno esperti come il sottoscritto) aziende produttrici non usavano esclusivamente sangiovese (e forse neanche proveniente dal comune di Montalcino). Il reato in questione, per la cronaca, è “frode in commercio e falso in atto pubblico”.

La cosa bizzarra (ripeto, non sono esperto: ecco perché uso questo termine, anche se a me per primo sembra un eufemismo) è che ora la soluzione al problema è quella di cambiare il disciplinare di produzione (!!).

Non mi dilungo troppo sulla cosa e rimando a chimilioni di volte più competente di me in materia – ne ha già parlato diffusamente (anche) qui e qui.

Io posso solo dire che questa soluzione mi ha fatto subito venire in mente una battuta (in tutt’altro contesto) di Corrado Guzzanti:

Se i partiti non rappresentano più gli elettori, cambiamoli questi benedetti elettori!

Il problema, però, è che nel caso del Brunello non si tratta di una battuta

Update: Soldera mette il veto statuario ad eventuali decisioni sul disciplinare. Evviva Soldera!

Vinoclic

Vinoclic è una concessionaria di pubblicità online che opera nel settore del food&wine. Nasce dalla lunga esperienza di Tigullio Vino, uno dei più grandi portali italiani sul mondo del vino.

Da ieri, anche Di Vino & Cibo è entrato a far parte di questo network, nel quale sono presenti già un bel numero di siti (portali, social network e blog) di qualità del settore.

Questo significa che se volete promuovere la vostra azienda (in tema, che promuovere su Di Vino & Cibo un sito che vende bulloni magari serve a poco) su questo blog potete farlo facilmente attraverso Vinoclic, che vi assiste egregiamente (e lo dico per esperienza – Filippo scusami se ieri ti ho rubato tanto tempo per dettagli) in tutto e per tutto.

Fare pubblicità sul network di Vinoclic significa assicurarsi visibilità su siti di qualità (molti di questi io li seguo con discreta regolarità) ed in target.

Su Velenitaly e le reazioni

Io capisco le forti critiche che vengono rivolte da moltissime parti (*) alla copertina de L’Espresso sul vino avvelenato. Però mi pare che ci si stia concentrando soprattutto su chi ha portato a galla i crimini e non su chi questi crimini li ha commessi.

E francamente questo mi pare un po’ troppo.

Oppure è tutta una bufala? E in realtà la truffa è stata “solo” quella di annacquare e zuccherare un po’ il vino? Non che questo vada bene, intendiamoci, ma certo non è un vino annacquato a nuocere gravemente alla salute

Chi scrive ha già criticato (in tutt’altra occasione) i titoli ad effetto dei giornali. Quindi posso pure essere d’accordo con il criticare il modo in cui è stata presentata l’inchiesta. Ma – se c’è rischio per la salute, cosa che ancora non sono riuscito a capire – l’alternativa qual era? Un trafiletto nascosto in qualche pagina interna? Il silenzio?

Non dimentichiamoci che qui si sta parlando della salute delle persone… Oppure no? Insomma, aiutatemi a capire.

* alcuni link:
marketing del vino
vino al vino
frittomisto