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Degustazione vini all’enoteca Osterie Moderne di Campodarsego

Lunedì 20 febbraio 2006 alle 20.30, presso il Ristorante Enoteca Osterie Moderne, si potranno degustare ottimi vini di Gaja, azienda piemontese ha ricevuto il Tre Bicchieri Gambero Rosso per diversi suoi vini di questi ultimi anni.

Il locale, che ho avuto modo di visitare ieri, organizza ogni lunedì serate sul vino e da quanto ho visto, direi che i presupposti per buoni incontri ci sono tutti. Purtroppo non potrò esserci, visto che Campodarsego è in provincia di Padova ed io sono per lavoro dall’altra parte dell’Italia.

Se andate, raccontatemi.

Per maggiori informazioni, potete visitare il sito di Osterie Moderne.
Ristorante Enoteca Osterie Moderne è in Via Bassa IIa, 18 a S. Andrea di Campodarsego, in provincia di Padova. Il telefono è il +39 049 5565236.

Sette motivi per l’ecommerce (enogastronomico).

Sette motivi è un’iniziativa dell’Aicel per promuovere il commercio elettronico in Italia. L’iniziativa, iniziata lunedi, durerà fino alla fine settimana.
Gli e-commerce aderenti all’iniziativa stanno offrendo vantaggi per chi acquista in questa settimana, vuoi sotto forma di sconti, vuoi con spese di spedizione gratuite, vuoi con omaggi vari.
Continua la lettura di Sette motivi per l’ecommerce (enogastronomico).

Calici di stelle 2005

Sotto le stelle, i migliori vini si “sposano” con le bellezze d’Italia. Nei centri storici, nei castelli e nelle piazze: dopo l’oceanica affluenza nelle sue aziende in occasione di Cantine Aperte 2005 nel maggio scorso (1.200.000 di presenze, in oltre 1000 aziende) il Movimento Turismo del Vino ripropone anche quest’anno Calici di Stelle: Il 10 agosto (e in alcuni casi, anche nei giorni seguenti) sommelier e gli stessi produttori faranno degustare significative selezioni dei migliori vini delle cantine associate (che in qualche caso saranno aperte per le visite anche di sera) abbinati ai prodotti tipici.

Un’idea per chi resta in città , godendo degli spazi storici, ma anche per chi è in vacanza. Calici di Stelle interessa infatti anche località balneari, come Grado e altre (probabilmente Cervia). Tanti, inoltre, gli appuntamenti che si affiancheranno alle degustazioni: concerti di musica jazz e classica, performance teatrali, cortei storici. E, naturalmente, lo spettacolo delle stelle cadenti”

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L’Atlante dei vini passiti

Dopo Vinoro, il primo salone internazionale dedicato ai vini dolci, passiti e liquorosi, e dopo la Fondazione Centro Nazionale Vini Passiti, con sede a Montefalco (Perugia), l’Associazione Nazionale Città del Vino torna a dedicare attenzione e risorse a una tipologia di vini che merita maggiori tutele e migliore promozione. Ieri (20 luglio) alla Camera dei Deputati, alla presenza del presidente della commissione Agricoltura, On. Giacomo de Ghislanzoni Cardoli, le Città del Vino hanno presentato un lavoro di ricerca – “l’Atlante dei vini passiti italiani” – che valorizza delle produzioni vinicole legate nella grande maggioranza dei casi a vitigni antichi e autoctoni e a metodi di produzione tradizionali.

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The story behind the story that made wine history

Vi segnalo questo interessante articolo su SFGate che racconta la storia dell’unico giornalista che raccontò del famoso “Paris Tasting” del 1976.

‘Before the Paris tasting, the French could always say, terroir, terroir, terroir,’ says Mike Grgich, winemaker of the Napa Valley Chardonnay that finished first among white wines. ‘After the Paris tasting, we learned there are good soils everywhere — California, Australia, Chile.’

Io non conoscevo questa storia, ma devo dire che l’esito non mi stupisce:

“That is definitely California. It has no nose,” one judge said of a 1973 Batard Montrachet from Burgundy.

Raymond Oliver, described by Taber as the doyen of French culinary writers, exclaimed, “Ah, back to France!” as he happily sipped a Chardonnay from Napa Valley’s Freemark Abbey winery.

Tutto questo non fa che confermare la mia opinione che il terroir non esiste. Tutti questi nasi e palati sopraffini che, di fronte all’etichetta, pretendono di sapere distinguere persino il filare da cui proviene ogni bottiglia, se sottoposti ad una prova veramente alla cieca non sanno nemmeno distinguere la California dalla Francia.

In altri termini, il gusto di un vino è dato al 99% dalle tecniche di vinificazione, a parità di vitigno, e forse all’1% dal terroir.

E adesso bruciatemi pure 😉

(Via Accidental Hedonist.)

Sideways

sideways.jpgCosì come arma, anch’io ho appena visto Sideways. Ah, la comodità di avere un Blockbuster davanti casa. Si finisce per non andare più al cinema e non sono convinto che sia una perdita.

Con arma concordo nel giudizio critico. Si tratta di una commedia agrodolce, un film semi on-the-road sull’amicizia maschile, con alcune scene veramente divertenti. Il vino è un pretesto, ma il modo in cui l’argomento viene trattato è assolutamente realistico. Di appassionati come Miles se ne possono trovare davvero tanti.

La mia scena preferita? Quella in cui Miles si intrufola in casa della cicciona per recuperare il portafoglio di Jack.

Cantine aperte 2005

Domenica 29 maggio, si svolgerà “Cantine aperte“, la manifestazione creata e organizzata da ben 13 anni dal Movimento Turismo del Vino.
Ho in mano un opuscolo con la mappa delle cantine da visitare in Puglia. Per mia fortuna, nel Salento ci saranno moltissime cantine che permetteranno a tutti di entrare, vedere, conoscere, degustare.
Visto che ho avuto il piacere poco tempo fa di visitare la cantina Cantele (bellissima, se avete l’occasione andateci!), penso che quest’anno andrò a fare visita a due altre cantine molto apprezzate: Leone De Castris e la Masseria Li Veli. Dopo l’evento, scriverò qui un resoconto della giornata, con le mie impressioni (ed eventuali cambi di programma 🙂 ).

E voi dove andrete? Fatecelo sapere (a noi e agli altri lettori). Lasciateci un commento!

Link correlati: Cantine Aperte 2006, Cantine Aperte 2007