Sconto Estate 2012: promozione anche sul corso chef

Sconto Estate 2012: è così che la Scuola di cucina maisazi ha chiamato la speciale promozione rivolta a tutti gli allievi che decideranno di iscriversi ad un loro corso del calendario 2012-2013 entro il 30 giugno 2012. Uno sconto del 20% sulla somma finale, un risparmio certo e incondizionato, cumulabile con eventuali altri sconti a cui un allievo potrebbe già aver diritto.
Iniziativa volta ad agevolare tutte le persone motivate a frequentare un corso della prestigiosa scuola: il calendario è già pubblicato sul sito quindi non vi resta che scegliere gli argomenti che più vi interessano, prenotare e pagare scontata la vostra partecipazione.
Questa speciale promozione è valida anche per il corso chef organizzato per il mese di agosto 2013 in collaborazione con il fornitore di sali e spezie Mercato del Gusto. Uno dei corsi più prestigiosi della scuola e uno di quelli economicamente più impegnativi: il corso per aspiranti chef rappresenta la grande opportunità per cuochi già esperenziati di acquisire competenze fondamentali per la gestione completa della cucina di un ristorante. Francesco de Francesco, executive chef della Scuola afferma spesso che lo chef non è solo un eccellente cuoco ma il vero manager della cucina: colui cioè che si occupa di creare i piatti del menù ma che contemporaneamente cura gli aspetti economici ed organizzativi della stessa, che gestisce la brigata e sceglie i fornitori. E’ questo che si imparerà al corso chef: un mese di attività -soprattutto pratiche- per permettere un’esperienza diretta dei diversi compiti. Esperienza che potrà completarsi nella cucina di un vero ristorante grazie alla partnership con molti importanti locali che valuteranno la possibilità di ospitare stagisti a fine corso, ne citiamo solo alcuni: Ristorante Angedras di Alghero (SS), Ristorante Le Muse di San Bonifacio (VR), Unisono Jazz Club di Feltre (BL), ecc…
Approfittate quindi della promozione Sconto Estate 2012 e assicurate il vostro posto al corso chef (o agli altri corsi della Scuola).

Roberta Z.
Marketing e comunicazione
Scuola di cucina Maisazi

Intervista a Davide Piva: uno chef 2.0

Come nasce e cosa fa uno chef web 2.0?

Beh nasce da un bisogno: quello di comunicare, esigenza sempre più avvertita anche da quelle realtà che fino a poco tempo fa potevano contare prevalentemente sul passaparola e imperante nel mondo della ristorazione e dell’enogastronomia.

Cosa fa è presto detto: scrive, fotografa, posta sui social, aggiorna il sito e promuove il proprio regno -la cucina- ogni giorno in modo nuovo ed accattivante.

Certo, è vero che sempre più ristoranti affidando il proprio marketing a professionisti esterni qualificati -per fortuna- ma è innegabile che quando in cucina c’è un cuoco web 2.0 ad offrire il proprio contributo il successo è garantito: l’autenticità e la forza della sua comunicazione non hanno paragoni.

Davide Piva è da 10 anni lo chef di Locanda Le Muse, storico e apprezzato ristorante di San Bonifacio (VR), ai piedi delle colline veronesi.

Davide è a tutti gli effetti un cuoco web 2.0: nella sua cucina trovetere padelle, mestoli, coltelli vicini a macchina fotografica e pc sempre collegato in rete.

Come ha vissuto e vive ogni giorno questo doppio ruolo ce lo spiega lui stesso…

– Cominciamo dall’inizio Davide, una domanda scontata: come nasce il desiderio di diventare cuoco?

Una convinzione che mi ha accompagnato fin da piccolissimo. Ad una festa di carnevale a 5 anni mi travestii da cuoco…un caso? Non so. Quello che è certo è che il contatto con la materia prima e la voglia di dar vita a nuovi sapori mi ha accompagnato fin da piccolo.

-Com’è cambiato negli ultimi anni il tuo lavoro alle Muse e come sei diventato un cuoco web 2.0?

Nel 2000 quando sono approdato a “Le muse” la presenza del cuoco non andava oltre i fornelli. Cucinare bene bastava. Già nel 2001 “Le muse” aveva un proprio sito internet. Qualche anno dopo, una profonda ristrutturazione della struttura e dello standard dei servizi offerti ha fatto emergere la necessità di comunicare con più efficacia. E’ qui che probabilmente nasce il cuoco web 2.0! La passione per il PC e la voglia di valorizzare il mio lavoro mi hanno fatto maturare l’idea di un sito che mi consentisse di essere libero nella gestione dei contenuti. Una newsletter che mi permettesse di raggiungere i clienti con le novità dalla mia cucina. Una presenza costante sui social network per raggiungere, dapprima i giovani, ora un popolo molto vario che usa quotidianamente questo strumento.

– Ti saresti immaginato questi mutamenti qualche anno fa?

Che internet fosse una piattaforma importante per la comunicazione lo si intuiva già anni fa. Quello che non immaginavo era di esserne così direttamente coinvolto. Mi ha turbato un po’ inizialmente tradire il grande amore per la cucina con il web. Ora ho raggiunto la consapevolezza che sia l’abbattitore che il PC sono ugualmente parte del mio lavoro.

– Sei attivissimo su facebook e su twitter, ogni mese posti una ricetta nuova sul sito, segui la newsletter e hai sempre mille idee da realizzare per conquistare anche i clienti più esigenti: che cosa cerchi di trasmettere ai tuoi clienti?

Cultura del cibo. Un concetto complesso da spiegare ma che risiede nella nostra natura. La praticità, la fretta, la pigrizia ne inibiscono l’utilizzo. Risvegliare i 5 sensi delle persone ed educarli a conoscere ciò che è buono. I miei clienti spesso mi chiedono dei consigli su come lavorare al meglio un prodotto, in quale stagione o periodo acquistarlo. Usare facebook e twitter mi consente di coltivare questo legame anche nei momenti  in cui il cliente non è seduto al mio tavolo. Non dà ultimo promuovere alcune mie particolari iniziative come Last menu week end, una sorta di saldo sul menu della stagione uscente.

– Quali ingredienti rendono oggi un ristorante vincente, qual è la ricetta perfetta?

Materia prima, lavorazione, comunicazione, freschezza, sorriso. Un sesto ingrediente è la flessibilità che fa di questa lista una vera ricetta. Vi sono mille alternative, più economiche, per chi necessita solo di cibarsi. Chi sceglie il ristorante, oggi, vuole di più e chi opera nel nostro settore deve comprendere l’esigenza di questa svolta.

 

 – Carla ed Emanuele Cederle sono i proprietari e gestori de Le Muse: ti hanno sempre appoggiato?

SI! E’ chiaro che, per età e coinvolgimento,  il cuoco web 2.0 sia io, ma è altrettanto evidente il loro supporto, direi complicità. Una collaborazione che dura da 12 anni  segnata da progetti, fatiche e successi ugualmente condivisi. La flessibilità di cui ti parlavo prima non si compra al mercato ma scaturisce in modo naturale da un team affiatato e con obiettivi comuni.

 

 

Ringrazio Davide e mi trattengo ancora un po’ nella sua cucina, accogliente, aperta e viva come il suo chef, satura di un entusiasmo che trascende il lavoro e parla invece di emozioni.

 

 

Roberta Zantedeschi

Ethica Sas

Osteria Macchiavello si unisce ai partner del corso chef di Maisazi

La scuola di cucina professionale Maisazi di Lonigo (VI), da anni impegnata ad organizzare corsi di cucina e corsi chef, ha deciso di realizzare e mettere a calendario la più prestigiosa delle proprie offerte formative: l’atteso corso per aspiranti chef.
L’iniziativa, che si terrà nel mese di agosto 2013, conta già su un nutrito gruppo di partner e collaborazioni: aziende e ristoranti interessati ad entrare in contatto con i corsisti per valutare possibili stage, tirocini o altre forme di collaborazione.
New entry il Ristorante Osteria Macchiavello, che si unisce a Ristorante Rapsodia, Unisono Jazz Club, Ristorante Angedras ed altri ancora.
L’Osteria Macchiavello, storico ristorante di pesce nel cuore del centro storico di Alghero, è il secondo ristorante sardo a dare la propria disponibilità, lo caratterizzano la capacità di coniugare sapientemente i sapori autentici della cucina tipica sarda e della cucina tipica algherese, mantenendo viva la tradizione delle due anime della gastronomia isolana, un locale importante che aumenta il prestigio del corso chef.
La Direzione della scuola Maisazi è infatti orgogliosa di poter vantare queste collaborazioni che daranno la possibilità ai partecipanti di vivere un’esperienza formativa ma anche professionale di grande valore.
Lo chef, vero manager della cucina, non può accontentarsi di cucinare bene o benissimo, afferma la Direzione della scuola, servono competenze organizzative, gestionali, creative ed anche economiche. Questo corso assicura l’apprendimento, attraverso una didattica pratica e improntata sulle esercitazioni, di tutti gli aspetti tipici del ruolo: creazione di menù e piatti nuovi, gestione degli acquisti e dei fornitori, organizzazione della brigata, gestione degli aspetti economici, ecc…
Accederà al corso un ristretto gruppo di partecipanti composto da cuochi e persone che possano documentare capacità equivalenti ma anche chi non possedesse questi requisiti avrà comunque la possibilità di sostenere un colloquio presso la scuola per valutare un eventuale inserimento.
Ogni allievo a fine corso sosterrà un esame che attesterà le competenze acquisite e otterrà un certificato e una lettera di referenze: sarà uno chef a pieno titolo.

Roberta Z.
Marketing e comunicazione
Scuola di cucina Maisazi

Corso per chef, l’ultima novità nel calendario maisazi

Ed eccomi qui a scrivervi ancora, stavolta per comunicarvi che abbiamo recentemente programmato un Corso professionale per aspiranti Chef che si svolgerà, nella prima edizione, nel mese di agosto del 2013, a Lonigo.

Si tratta di un corso prestigioso riservato ad un ristretto numero di persone, pratico, con verifica della competenza di chi accede. In pratica, tutti cuochi o con capacità equivalenti documentabili. Chi non lavora e non ha un documento che provi la sua esperienza di cuoco, potrà fare un colloqui presso la scuola.

Argomenti del corso saranno: coordinamento della brigata di cucina; controllo dei costi sia delle materie prime sia della gestione; creazione di nuovi menu e piatti; valutazione delle tecniche di cucina e conservazione; selezione dei fornitori; attuazione di iter migliorativi in cucina e parecchie altre cose che rientrano nelle mansioni di uno chef.

Il corso che prevederà il coordinamento di piccole brigate durante tutto il mese, a rotazione, si conclude con un esame che porta al rilascio di un certificato dei risultati conseguiti.

Varie aziende interessate sono partner del corso e tra questi anche alcuni ristoranti (ed altri se ne stanno aggiungendo) interessati alla valutazione, secondo le necessità del momento, di personale da inserire con varie forme di collaborazione. Ad oggi ringraziamo: Castello Malvezzi, Mercato del Gusto, OfficinaColtelli, Ristorantino La Gioi.

Ricetta del tiramisù

Tiramisù

Non sono molti i dolci che so fare, lo ammetto. Ma se ce n’è uno che mi riesce bene e che faccio da moltissimi anni, questo è il tiramisù. Intendiamoci, non credo di avere nessuna abilità particolare: è infatti la ricetta stessa del tiramisù ad essere molto semplice.

Negli anni, ho sempre variato leggermente la ricetta, sia perché non ho mai voluto seguire rigide istruzioni sia per provare piccole varianti. Non saprei neanche dire quale variante mi piace di più, onestamente! Ma non importa, continuerò a fare il tiramisù seguendo l’ispirazione del momento.

Resta però importante avere una traccia da seguire, ed a volte mi è capitato di non ricordare quella traccia, e sbagliare completamente il rapporto tra la quantità di zucchero ed il numero di uova da usare. Ecco perché ho finalmente deciso di scrivere da qualche parte la mia ricetta del tiramisù. Se ho deciso di farlo su questo blog, è anche perché è stato scritto un solo post in più di un anno: era ora di smuovere le acque 🙂

Prima di venire alla ricetta del tiramisù, però, una piccola parentesi relativa alla storia del tiramisù. Ci sono infatti diverse versioni sulle origini del tiramisù. Quelle che vanno per la maggiore vogliono che il tiramisù sia nato a Roma, o a Siena, oppure a Venezia, o ancora a Treviso.

Non so nulla riguardo all’eventuale origine romana del tiramisù, e quindi non mi pronuncio. Sulle origini toscane, vi rimando a questo articolo. So però che le possibili origini veneziane o trevigiane del tiramisù hanno una qualche base, e quindi le ritengo pregiudizialmente più fondate 😛

Nella fattispecie, si parla del tiramisù come dolce inventato a Venezia, dove veniva consumato abbondantemente dai cortigiani in virtù delle sue presunte proprietà afrodisiache (e sennò perché il nome “tiramisù”? ;). Maggiori informazioni in quest’altro articolo.

Resta però che probabilmente la ricetta come la conosciamo oggi abbia origini molto più recenti. Pare infatti che sia stato inventato da un pasticciere trevigiano all’incirca 50 anni fa…

Torniamo però alla ricetta del tiramisù, che in fondo è la cosa che più importa (soprattutto a me stesso: almeno non rischierò più di fare errori clamorosi in futuro).

Ingredienti:

  • 6 uova;
  • 12 cucchiai di zucchero;
  • 500gr di mascarpone;
  • caffé quanto basta (ovvero molto);
  • savoiardi;
  • cacao.

Procedimento:

  • Separate i tuorli dall’albume. Tenete l’albume da parte, potreste volerlo usare per rendere la crema più soffice.
  • In una coppa, sbattere i tuorli d’uovo con lo zucchero. Unire il mascarpone ed amalgamare per bene.
  • A questo punto, potete decidere di montare gli albumi ed unirli dalla crema. Se fate così, assicuratevi di unirla con calma, mischiando il tutto dolcemente.
  • Bagnare i savoiardi nel caffé e stenderli in una terrina.
  • Fatto un primo strato di savoiardi, coprite con uno strato di crema.
  • Procedete allo stesso modo con un secondo strato (ed avendo sufficiente crema e savoiardi, perché non fare anche un terzo strato?).
  • Spolverate con il cacao e lasciate riposare in frigorifero per qualche ora.

Facile facile, visto?

Un paio di note a margine, per concludere: potete provare a mettere un po’ meno zucchero (diciamo 9 cucchiai anziché 12), soprattutto se non prevedete di usare gli albumi.

Inoltre, la ricetta è davvero semplice, e come per tutte le ricette semplici è ancora più importante del solito che gli ingredienti siano di buona qualità. Insomma, non risparmiate sulla qualità dei savoiardi 😉

Il nuovo sito dello chef a domicilio Francesco de Francesco

Molti conoscono Francesco de Francesco come Chef Executive della Scuola di cucina maisazi, ma ovviamente lui cucina anche al di fuori.

Proprio per promuovere le sue attività esterne, recentemente è stato pubblicato il sito Frachef: uno chef a domicilio, in cui sono descritte le sue attività come cuoco a domicilio per i privati e chef a chiamata per i ristoranti.

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Pizza tra le Dolomiti

Se volete mangiare una pizza veramente squisita, dovete recarvi a Ponte Arche, piccolo paese tra le Dolomiti di Brenta, sulla statale per Madonna di Campiglio. La pizzeria-rosticceria il Vecchio Mulino si trova proprio sulla statale ( Via C. Battisti, 50) ed è gestita da una simpaticissima coppia del posto. Il pizzaiolo è siciliano e oltre a preparare primi, secondi e contorni ( tutto al momento!!!), inforna a ciclo continuo pizze classiche napoletane e pizze in teglia, dall’impasto alto e soffice. I profumi sono quelli di casa ed i sapori genuini, l’arredamento è semplice e curato e l’accoglienza calorosa. Anche il servizio è impeccabile, ma la pizza in teglia di più. Ve ne sono per tutti i gusti, con verdure di stagione e salumi.
Dulcis in fundo la signora Marika, trentina, prepara dei dolci casalinghi ottimi, dalle torte di mele alle crostate, che vengono servite con frutta e yogurt alla vaniglia. Se passate di li, la sosta è d’obbligo!

Corso Panini e snack per baristi

Un corso per imparare a creare e presentare panini e snack rivolto principalmente ai baristi si svolgerà il 27 settembre 2010 presso la Scuola di cucina maisazi a Lonigo in provincia di Vicenza.

La Scuola di cucina maisazi (www.maisazi.com) organizza un corso in cui il cuoco docente, Francesco de Francesco, insegnerà a ideare e realizzare panini, toast, tramezzini ed altri snack, il 27 settembre 2010 a Lonigo (VI).

Il corso è indicato a chi lavora in un bar, in bistrot o altro locale che voglia offrire un veloce spuntino ai propri clienti. Durante la lezione si parlerà dei tipi di pane, delle dimensioni e forme, delle farciture, della presentazione e della conservazione, con informazioni anche sull’igiene e la contaminazione.

Maggiori informazioni sul corso e sulle modalità di iscrizione si possono trovare sul programma del Corso panini e snack indicato anche nel Calendario Corsi (www.maisazi.com/calendario-corsi.php).

Se ti iscrivi a 15 serate ricevi in regalo casseruola in rame

Gli allievi che si iscriveranno a 15 serate dei corsi della Scuola di cucina maisazi, pagando in un’unica soluzione, riceveranno in regalo una casseruola in rame di Ram Art.

Promozione della Scuola di cucina maisazi (www.maisazi.com) in collaborazione con Fis Design, azienda che produce le pentole in rame con il marchio Ram Art. Gli allievi che si iscriveranno a 15 serate di corsi di cucina del prossimo anno accademico 2010-2011, riceveranno in regalo una casseruola in rame di Ram Art.

Per ricevere il regalo basterà iscriversi alle 15 serate facendo un unico pagamento. Si tratta si una casseruola bassa in rame con interno in stagno, uno strumento indispensabile, che non manca mai nella cucina di un cuoco e che fa gola a molti appassionati.

Tutte le informazioni si trovano alla pagina ufficiale Promozione 15 serate in regalo casseruola rame.

Vini Everywine per corsi Scuola cucina Maisazi

La scuola di cucina Maisazi ha deciso di trovare un unico fornitore di vino per i corsi di abbinamento vino-cibo all’interno dei corsi per cuochi e per quelli serali a cui partecipano gli appassionati.

La scelta è caduta sull’enoteca on-line Everywine, che oltre ad avere un’ampia gamma di ottimi vini ci offre la consulenza necessaria per la scelta di vini che siano ben rappresentativi del loro tipo.

Maggiori approfondimenti si possono leggere sulla pagina che riporta la notizia ufficiale.