Servizio “Il cuoco risponde” di pentoleonline.it

Pentoleonline.it, sito e-commerce che vende pentolame, offre un servizio in collaborazione con la Scuola di cucina maisazi.com chiamato “Il cuoco risponde”, per aiutare i suoi clienti a scegliere il prodotto che meglio si adatta alle proprie esigenze.

Da oggi un nuovo servizio gratuito a disposizione dei clienti e visitatori del sito Pentoleonline.it chiamato “Il cuoco risponde”.

Il cuoco Francesco de Francesco, docente della Scuola di cucina maisazi e in collaborazione con Pentoleonline.it, è a disposizione durante il giorno per ricevere chiamate ed e-mail a supporto di clienti e visitatori del sito.

Si potrà chiamare il cuoco per chiedere spiegazioni o ulteriori informazioni riguardo al tipo di pentola da acquistare in base al tipo di cucina che si preferisce, al numero di persone per le quali si cucina ed al tipo di cottura richiesta.

Maggiori informazioni alla pagina che riporta la notizia ufficiale.

Giornate a tema durante il corso cuoco mensile

Alcune giornate a tema durante il corso cuoco mensile di marzo 2010 organizzato dalla Scuola di cucina maisazi.com, saranno aperte a chi è interessato ad iscriversi.

Durante il corso per diventare cuoco di un mese a marzo 2010, la Scuola di cucina maisazi (www.maisazi.com) ha aperto alcune delle giornate agli appassionati che potranno quindi iscriversi solo a quelle.

Le giornate si inquadrano all’interno di un corso mensile, quindi alcune informazioni verranno date per scontate, come ad esempio quelle riguardanti l’igiene e la manipolazione degli alimenti ed anche per questo ogni giornata ha un prezzo ridotto.

I temi trattati saranno la carne, il pesce, il pane e i dolci al cucchiaio.

Per chi volesse maggiori informazioni su date, contenuti e metodi di iscrizione può trovare gli approfondimenti alla pagina con la notizia ufficiale.

Visita cucina ristorante allievi corso 1 mese

Gli allievi del corso per diventare cuoco della durata di 1 mese visiteranno assieme al docente la cucina di un ristorante per comprendere meglio l’organizzazione della stessa.

Il docente durante il corso per diventare cuoco professionista di 1 mese accompagnerà gli allievi presso la cucina di un ristorante nel giorno di chiusura per spiegarne l’organizzazione, le attrezzature utilizzate, le norme di sicurezza e di igiene.

Per chi non è mai stato in una cucina di un ristorante è molto importante capirne i criteri, l’organizzazione e gli aspetti di manutenzione per avere un approccio più professionale e lavorare al meglio con i colleghi cuochi.

Maggiori informazioni si possono trovare alla pagina che riporta la notizia ufficiale.

Lezione in macelleria per allievi corso mensile

Durante il corso mensile per diventare cuochi professionisti della Scuola di cucina maisazi, gli allievi verranno accompaganti dal docente presso una macelleria per la lezione sul taglio della carne.

Gli allievi del corso mensile per diventare cuoco professionista organizzato dalla Scuola di cucina maisazi, assisteranno ad una lezione presso la Macelleria Nogara di Lonigo, il 4 marzo 2010, nella quale il macellaio farà vedere loro come si lavora un posteriore di bovino.

Per un cuoco è assai importante conoscere i vari tagli della carne, dove sono situati, l’orientamento delle fibre, la collocazione delle ossa e la difficoltà di disossamento, per poter migliorare molto le proprie capacità.

Per maggiori informazioni si possono trovare approfondimenti nella pagina che riporta la notizia ufficiale Lezione sulla carne in macelleria.

Corso “La carne in cucina”

Il 26 gennaio 2010 la Scuola di cucina maisazi.com ha organizzato un corso di un’intera giornata dedicato alla carne: i tagli, la preparazione, la cottura e l’affumicatura.

Un corso di un giorno dedicato esclusivamente alla carne è stato organizzato il 26 gennaio 2010 dalla Scuola di cucina maisazi.com (www.maisazi.com) presso la sede di Lonigo, un paese del basso vicentino.

Durante il corso il docente-chef mostrerà agli allievi quali sono i principali tipi di carne le caratteristiche di ognuna di esse e le differenze, come si impiegano, si cuociono, con quali strumenti e come si affumicano.

Obiettivo del corso è consentire a tutti i partecipanti di acquisire la capacità reale ed immediata di preparare arrosti, tagliate, brasati ecc.

Chi volesse maggiori informazioni sui contenuti del corso e i costi li può trovare sul programma ufficiale, indicato anche nel Calendario Corsi (www.maisazi.com/calendario-corsi.php).

Cena marocchina

Alcune settimane fa la mia cara amica Giulia ha organizzato una cena marocchina per le amiche.  Appena varcata la soglia di casa sono stata catturata dal profumo intenso delle spezie (carvi, cumino, harissa,..), che Giulia ha comprato in un negozio marocchino. L’atmosfera della casa era calda e accogliente, le ricette proposte stupefacenti e tutte di tradizione marocchina. Le sue amiche giordane si sono occupate della preparazione dell’hummus, dell’insalata di melanzane e del caffè arabo con cui hanno aperto la cena. Giulia ha preparato il resto.  Sulla tavola elegante e raffinata c’erano candele profumate e vere e proprie prelibatezze: crema di carote, cipolline e rape in agrodolce, patate al cumino, riso basmati speziato, pollo alle prugne e albicocche con spezie e frutta secca, hummus, insalate di melanzane e cavolo, pane arabo. Ma la vera sorpresa doveva ancora arrivare. Dopo circa una mezz’ora è stato servito un cous cous delizioso, cucinato poco prima,  da una signora marocchina, ancora fumante, preparato con verdure di stagione, carne d’agnello e spezie. Non poteva mancare la frutta, il piatto forte della mia amica, servita su un grande vassoio,  in cui  fichi secchi e ananas si alternavano a kiwi, datteri e fette d’arancia. E dulcis in fundo abbiamo gustato dei dolci arabi a base di semolino e miele.  Il tutto innaffiato da buon vino. Una serata stupenda e sapori indimenticabili! Per chi non lo conoscesse, vi riporto la ricetta dell’hummus, antipasto famoso del mondo arabo, da gustare con il pane ed altri piatti della cucina mediorientale.

Ingredienti:

350g di ceci secchi

1 spicchio d’aglio

2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva

1 cucchiaino di cumino in polvere

1 limone in succo

1 peperoncino rosso

2 cucchiai di prezzemolo tritato

Preparazione:

Lasciare i ceci in ammollo per 24 ore. Tritare l’aglio e soffrigerlo nell’olio. Aggiungere i ceci scolati e coprire con acqua. Cuocere a fuoco dolce per almeno un paio d’ore. Una volta cotti, scolare e tritare i ceci con l’aiuto di un tritatutto fino ad ottenere una crema morbida ed omogenea. Unire il cumino ed il limone, salare e trasferire il tutto sul piatto da portata, completando con il peperoncino tritato ed il prezzemolo.

Nuovo e-commerce: Officina Coltelli

Nuovo progetto e-commerce con la consulenza di YoYo – Formazione rotolante per il Web Marketing e la User Experience: un e-commerce che venderà coltelli di alta qualità.

La Noon S.r.l., società che rivende strumenti per la cucina di alta qualità, si avvalerà della consulenza degli esperti di progetti e-commerce di YoYo – Formazione rotolante, per gli aspetti legati al Marketing, all’usabilità e alla user experience, per il nuovo sito di commercio elettronico che venderà coltelli da cucina professionali.

Il nome del nuovo sito è Officina Coltelli ed è nato nel mese scorso da un brainstorming. Il sito venderà trincianti di varie misure, coltelli filetto, disosso, spelucchini ed tanti altri coltelli, oltre che accessori come ad esempio le pietre in ceramica per affilare, i taglieri in polietilene.

Il target del negozio on-line sarà composto da cuochi, ristoratori e appassionati che vogliono cucinare a casa propria con strumenti professionali. Tutte le informazioni sulla pagina provvisoria del sito Officina Coltelli.

Frolle di Santa Lucia

La mia città (Verona) si sta preparando a festeggiare la festa di S. Lucia, la santa che porta giochi e dolci a tutti i bambini, la notte che precede il 13 dicembre. La magica atmosfera e la trepidante attesa che accompagnano questa festa sono molto simili a quelle del Natale. I bambini aspettano con ansia questa Santa dal velo bianco e nello stesso tempo la temono, perchè se non si comportano bene, lei potrebbe non portare loro proprio nulla, se non adirittura solo carbone. In questa occasione Piazza Brà ospita per tre giorni i famosi “banchetti”, dove si possono trovare dolci e oggetti di tutti i tipi e le provenienze, dalla frittella al torrone, dai guanti agli utensili per la cucina. E tipiche di questo periodo son le frolle di Santa Lucia, che si trovano in ogni panificio, pasticceria e supermercato della città.

La ricetta è molto semplice e gli ingredienti sono quelli della pasta frolla:

100 gr. di burro
150 gr. di zucchero
200 gr. di farina 00
1 cucchiaino di lievito in polvere
1 bustina di vanillina
1 uovo
2 cucchiai di latte
zucchero a velo per decorare

Sciogliere il burro insieme al latte; una volta raffreddato, aggiungere lo zucchero ed il tuorlo dell’uovo. Dopo aver mescolato bene, aggiungere poco per volta la farina setacciata, il lievito e la vanillina. L’impasto dovrà risultare compatto. A questo punto stendere la pasta con il mattarello e formare una sfoglia non troppo alta. Con l’aiuto degli stampini per biscotti di varie forme ( cuore, fiore, stella,…) ritagliare le frolle e cuocerle in forno caldo a 180 gradi per 15 minuti.

Il miele e le sue proprietà terapeutiche

Non tutti sanno che il miele può essere molto utile nella cura e nella prevenzione di numerose malattie. Quando deriva dal nettare di un sola pianta, si parla di miele monoflora, che si distingue da quello millefiori. E se le piante da cui le api attingono il nettare sono piante officinali (come eucalipto, tarrassaco, ginepro, ecc.), il miele ottenuto contiene una parte dei loro principi attivi.
Basta visitare una qualsiasi fiera del miele per scoprire le tante varietà di miele esistenti in commercio. Ed ogni volta rimango affascinata dalla moltitudine di colori e sapori, che variano sempre a seconda della pianta .

Miele di Arancio: colore chiaro e sapore aromatico. Azione sedativa, calmante nell’eccitazione nervosa, antispasmodica, cicatrizzante in caso di ulcere.

Miele di Castagno: colore scuro e gusto forte con un retrogusto amarognolo. Azione astringente, antitussiva, disinfettante dell’apparato urinario, migiora la circolazione sanguigna.

Miele di Eucalipto: colore ambrato e sapore di caramello. Azione anticatarrale e antitussiva, antibiotica naturale, balsamica (coadiuvante nei raffreddori e nelle bronchiti).

Miele di Tiglio: colore dal giallo al bianco, sapore persistente. Azione sedativa nell’insonnia, calmante del dolore mestruale, diuretica, digestiva ed espettorante.

Miele di Acacia: colore chiaro e gusto delicato. Azione lassativa, antinfiammatoria delle prime vie aeree (mal di gola), disintossicante del fegato e utile nell’acidità di stomaco.

Miele di Timo: colore chiaro e sapore intenso. Azione disinfettante dei bronchi e dell’intestino, febbrifuga, tonica.

Miele di Girasole: colore chiaro e gusto non troppo dolce. Azione diuretica, astringente, antinevralgica, febbrifuga, ipocolesterolemizzante, calcificante delle ossa.

Ve ne sono tanti altri, ma non vorrei dilungarmi troppo. Vi consiglio inoltre di usare il miele come dolcificante al posto dello zucchero, perché, al di la del fatto che è terapeutico, è molto digeribile e dietetico (vi fa risparmiare calorie!).

Un pranzo veloce con taleggio e friselle

Ieri mattina intorno all’una stavo tornando dall’asilo con mia figlia e incontro la mia cara amica Maria con una forma di taleggio tutta per me. Mia figlia aveva già mangiato ed ho pensato ad un pranzo veloce, con le poche cose che avevo a disposizione! Dalla confezione del formaggio usciva un profumo gradevole con delicate note aromatiche. Mi sono venute in mente le friselle pugliesi che tengo in dispensa e, dopo averle bagnate, le ho condite con una manciata di pomodori datterini, olio di oliva (quello buono), sale, origano e due fettine di taleggio. Un abbinamento insolito ma gustoso. Il sapore del taleggio va dal dolce al piccante e si unisce perfettamente alla dolcezza del pomodoro. Il formaggio che ho mangiato è squisito e proviene dal caseificio Latini di Grumello del Monte in provincia di Bergamo, una delle zone di elezione per la produzione del taleggio, che ha ottenuto il marchio D.O.P. nel 1996. Penso che ne valga la pena, fare una gita da quelle parti!