Archivi tag: carne

Serata carne al Wine Enoteca di Lonigo

Il 15 maggio 2008 al Wine Enoteca di Lonigo ci saranno i cuochi di maisazi.com per una serata basata sulla carne.

Questo il menu proposto ai clienti:

Filetto di maiale alla frutta – alcune delicate fette al profumo di frutta e mosto al cioccolato.

Tagliata di controfiletto all’estratto di fichi – strisce di manzo scottate e legate da un denso e gustoso estratto di fichi artigianale.

Filetto di manzo nello stagno – un pregiato tournedos cotto in Aperol e Ginger, impreziosito da un pomodorino alla griglia con Sale di Cipro.

Scamone con riduzione di Aceto Balsamico – un medaglione di manzo arabescato da un filo di dolce Aceto Balsamico ridotto e Sale dell’Himalaya.

Il Wine Enoteca è in via Garibaldi 25 a Lonigo. Per prenotarvi, se siete in zona, telefonate al +39 0444-834856.

P.S.
Estratto di fichi e mosto selvatico sono stati acquistati su www.inari.it (che qui conosciamo bene) 🙂

La pearà

Ultimo giorno a Verona per il sottoscritto e non posso certo andarmene da qui senza prima scrivere la ricetta della pearà. La pearà è una salsa tipica veronese che accompagna i bolliti e gli arrosti (soprattutto i bolliti). Come suggeriva Ranieri Da Mosto nel suo libro “Il Veneto in cucina” (ho in mano un’edizione del lontano 1974 – non trovo il titolo nel catalogo online di Giunti Editore), forse la pearà deriva dalla medievale “peverada”, salsa a base di pepe che accompagnava gli arrosti. La salsa pearà, però, è meno forte.

Dallo stesso libro riporto due varianti della ricetta per preparare la pearà.

Si fa bollire nel brodo di pollo un bel po’ di pane scuro grattato e vi si aggiunge il midollo di bue crudo, burro, sale e molto pepe macinato di fresco. La crema che ne risulta si fa cuocere a fuoco basso per un’ora e poi si serve a parte in una salsiera con bollito di manzo giovane.

Un’altra ricetta di pearà, forse di uso più corrente, consiglia di far soffriggere il midollo di bue con burro in una piccola teglia finché diventi rossiccio e di allungarlo poi con tanti ramaioli di brodo, quanti sono i commensali. Si aggiunge pane biscotto grattato finemente, sale e pepe a volontà e formaggio parmigiano. La cottura è la stessa di prima e se la cuoca sarà stata attenta sui fornelli, ci sarà più di qualcuno dei convitati a servirsi una seconda volta.

(per quattro persone)

Ingredienti per la prima salsa pearà:
3 decilitri di brodo di pollo
50 grammi di midollo di bue
20 grammi di burro
80 grammi di pangrattato
sale e pepe

Ingredienti per la seconda salsa di pearà:
50 grammi di midollo
30 grammi di burro
4 ramaioli di brodo
80 grammi di pane ben cotto grattuggiato
40 grammi di formaggio parmigiano
sale e pepe

Di Vino & Cibo, grazie al prezioso consiglio di Nadia, commandeur della Commanderie Des Cordons Blues De France – Delegazione italiana, vi offre una terza variante della ricetta della pearà, più adatta ai gusti dei nostri giorni (ricordo infatti che le due ricette sopra riportate vengono da un libro del 1974), più dietetica poiché senza midollo di bue e senza burro. Al loro posto si usi un ottimo (non a caso scritto in grassetto) olio extravergine di oliva: il gusto rimane assolutamente squisito.

Inoltre, suggeriamo di cuocere la pearà a fuoco lento per due ore (anziché una sola ora come indicato nel libro di Ranieri Da Mosto).

Come detto all’inizio, la pearà è una salsa da usare su bolliti e arrosti. Ma insisto: la pearà è una salsa che da il meglio di sé sulle carni bollite (gallina, manzo, testina,lingua salmistrata, cotechino).

Salsiccia cotta alla brace: va bucata?

Ok ok, mi rendo conto che non sto facendo una domanda da un milione di dollari, e tanto meno che avvierò la madre di tutti i dibattiti culinari, però un dubbio mi ha colto ieri sera, mentre facevo un barbecue in terrazza.
Sappiamo tutti che la carne (fettina, bistecca, quel che vuoi) non va mai forata. Ma questo vale anche per la salsiccia?
Insomma, quando cotta alla brace (e magari, già che ci siamo, anche in altri tipi di cotture), la salsiccia va bucata oppure no?
Vi invito a risolvere questo dilemma (non certo esistenziale), perché mi aspettano ancora molti altri barbecue, quest’estate, e vorrei affrontare la cottura della salsiccia nel migliore dei modi 🙂

La steak house Riso Amaro: carne alla brace

Ci sono andato varie volte, sia a mezzogiorno sia alla sera. Ho conosciuto il Ristorante Pizzeria Steak House Riso Amaro, a Mariano Comense in provincia di Como, perché mi recavo spesso da un cliente situato a pochi metri.

Il locale è decisamente gradevole come aspetto, ma ciò che mi è piaciuto di più è la possibilità di gustare ottima carne alla brace. Carino il fatto che ti portino un piccolo braciere con carbone ardente sul tavolo, per cuocere la carne al punto che preferisci o tenerla semplicemente calda intanto che la consumi.

Ho provato la Angus argentina e il bufalo. Quest’ultimo, in particolare, una volta che l’hai assaggiato non lo scordi più.

Buona la scelta del pepe e dell’olio extravergine, anche se, invece, suggerirei un sale grosso di qualità, quale quello dell’Himalaya o il grigio dell’Atlantico francese.

Consiglio un giro!

Il sito è Riso Amaro, dove trovate tutti i riferimenti.