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Il miele e le sue proprietà terapeutiche

Non tutti sanno che il miele può essere molto utile nella cura e nella prevenzione di numerose malattie. Quando deriva dal nettare di un sola pianta, si parla di miele monoflora, che si distingue da quello millefiori. E se le piante da cui le api attingono il nettare sono piante officinali (come eucalipto, tarrassaco, ginepro, ecc.), il miele ottenuto contiene una parte dei loro principi attivi.
Basta visitare una qualsiasi fiera del miele per scoprire le tante varietà di miele esistenti in commercio. Ed ogni volta rimango affascinata dalla moltitudine di colori e sapori, che variano sempre a seconda della pianta .

Miele di Arancio: colore chiaro e sapore aromatico. Azione sedativa, calmante nell’eccitazione nervosa, antispasmodica, cicatrizzante in caso di ulcere.

Miele di Castagno: colore scuro e gusto forte con un retrogusto amarognolo. Azione astringente, antitussiva, disinfettante dell’apparato urinario, migiora la circolazione sanguigna.

Miele di Eucalipto: colore ambrato e sapore di caramello. Azione anticatarrale e antitussiva, antibiotica naturale, balsamica (coadiuvante nei raffreddori e nelle bronchiti).

Miele di Tiglio: colore dal giallo al bianco, sapore persistente. Azione sedativa nell’insonnia, calmante del dolore mestruale, diuretica, digestiva ed espettorante.

Miele di Acacia: colore chiaro e gusto delicato. Azione lassativa, antinfiammatoria delle prime vie aeree (mal di gola), disintossicante del fegato e utile nell’acidità di stomaco.

Miele di Timo: colore chiaro e sapore intenso. Azione disinfettante dei bronchi e dell’intestino, febbrifuga, tonica.

Miele di Girasole: colore chiaro e gusto non troppo dolce. Azione diuretica, astringente, antinevralgica, febbrifuga, ipocolesterolemizzante, calcificante delle ossa.

Ve ne sono tanti altri, ma non vorrei dilungarmi troppo. Vi consiglio inoltre di usare il miele come dolcificante al posto dello zucchero, perché, al di la del fatto che è terapeutico, è molto digeribile e dietetico (vi fa risparmiare calorie!).

Mangia tanti grassi e vivrai sano: lo ha detto il dottore

Riporto un pezzo di un post di Andrea Lanini:

I prodotti “light” in realtà sono “heavy”. I cibi scremati e sgrassati sono deleteri. Volete galleggiare nell’aria come le divine creature degli spot? E mantenere il cuore e le analisi in ordine? E dunque vivere sani e forti, allegri e aitanti, vispi e scattanti? Allora mangiate cibi grassi. Ma certo, proprio quelli: burro, uova, pancetta, pane, strutto. E formaggi (eccellenti quelli di pecora e di capra), carni (salutare quella di maiale).
Come pure olio extravergine a volontà. Il lardo di Colonnata a colazione è la ciliegina sulla torta (possibilmente alla panna). Se non ci credete, se vi sembra strano, o troppo bello per essere vero, provate a chiedere al dottor Francesco Perugini Billi.
Nel suo libro, “Mangia grasso e vivi bene“, a grande richiesta recentemente ristampato da Edizioni Junior, spiega i perché e i percome. Dimostrando tutto scientificamente, dati alla mano.

Fermo restando che i cibi light spesso sono light solo nel nome, mi sembra – da ignorante in materia e amante dei cibi grassi – più una provocazione che altro… Però incuriosisce 🙂

Piccola nota finale: vorrei incorniciare il commento di Roberto e lo riporto pari pari.

Certo che mangiare cadaveri sia sano: lo è sempre stato e sempre lo sarà!
Per milioni di anni l’uomo ha cacciato animali per sè e la propria specie, è il ciclo della vita. Poi ha scoperto il fuoco e di conseguenza come rendere più appetitose le prede cacciate, poi ha scoperto il sale e come mantenerle a lungo come scorta per gli inverni quando cacciare diventava più difficile e gli animali cadevano in letargo.
Non c’è niente di più bello che variegare la propria dieta: amo tantissimo qualsiasi verdura che consumo in gran quantità ogni giorno ma non saprei resistere ad una bella fiorentina arrostita sulle braci d’olivo come faceva mia nonna. Il castrato col suo grasso bruciacchiato e croccante tutt’attorno è qualcosa che ci arriva direttamente dal paradiso e il solo profumo, da lontano, delle carni alla brace è il più sublime degli inviti. Perchè rinunciare ai tortellini che mia madre fa ancora a mano uno a uno nel brodo di cappone? E il salame, la lonza, il prosciutto, la mortadella… che meravigliosi panini che mi ricordano quand’ero bambino ma oggi, con lo stesso piacere, mi riconducono ai miei giovedì sera con gli stessi amici da 30 anni. Da ragazzo in campagna ho visto tante volte uccidere i polli, i conigli, portavo col nonno le mucche al macello: tante brave bestie che si sono sacrificate per noi e che noi celebriamo con gran rispetto sulle nostre tavole. Non potrei mai immaginarmi senza gli arrosticini al paese, non riuscirei ad andare in giro per l’Emilia senza assaggiare lasagne e cannelloni, nelle Marche senza il Ciauscolo e le salcicce, oppure in Umbria senza tutta quella norcineria… Ma pure le verdure si intristiscono, sono monche senza qualcosa cui accompagnarle degnamente: impossibile immaginare insalate, asparagi, cicorie, carciofi senza vicino una scaloppina, del pollo, una braciola, dell’affettato…
Parlate, o ammiccate, spesso al sesso ma com’è possibile una notte d’amore dopo aver mangiato una insalata scondita e bevuto acqua di rubinetto? E quale donna o uomo può mai accendere l’eros in mezzo a tanta banalità? Dovremmo tutti imparare a godere di più: l’ideale, per chi ne fosse capace, sarebbe giusto un poco di equilibrio.
Quand’ero a Roma ricordo le scorpacciate di pajata, coda alla vaccinara, le animelle, le interiore d’agnello fritte… Non mi sono mai drogato in vita mia, né mai succederà, perchè al mondo non c’è niente di più grande, di più bello che una bella mangiata di carne con le mani e di un vino generoso in compagnia di una donna appassionata.

Chapeau!

Operazione “Vendemmia Sicura”: i nomi

Su Vinopigro (blog curato da Elisabetta Tosi) – update: e su Aristide (chiedo scusa per non aver letto per tempo il feed) – vengono pubblicati i nomi delle aziende coinvolte nell’inchiesta “Vendemmia sicura” (più nota con il nome di Velenitaly).

Per il bene del settore vitivinicolo (e dell’immagine del vino italiano all’estero) ci ostiniamo a credere nella buona fede di questi acquirenti – in altre parole: non sapevano quel che compravano.

Una buona fede che però andrà provata: come si dice in questi casi, “la posizione di queste aziende è ora al vaglio degli inquirenti”.

In teoria, potrebbe anche essere che alcune di queste aziende abbiano si acquistato dalle ditte V.M.C. Srl ed Enoagri Export Srl, ma non prodotti adulterati e/o annacquati.

Su Velenitaly e le reazioni

Io capisco le forti critiche che vengono rivolte da moltissime parti (*) alla copertina de L’Espresso sul vino avvelenato. Però mi pare che ci si stia concentrando soprattutto su chi ha portato a galla i crimini e non su chi questi crimini li ha commessi.

E francamente questo mi pare un po’ troppo.

Oppure è tutta una bufala? E in realtà la truffa è stata “solo” quella di annacquare e zuccherare un po’ il vino? Non che questo vada bene, intendiamoci, ma certo non è un vino annacquato a nuocere gravemente alla salute

Chi scrive ha già criticato (in tutt’altra occasione) i titoli ad effetto dei giornali. Quindi posso pure essere d’accordo con il criticare il modo in cui è stata presentata l’inchiesta. Ma – se c’è rischio per la salute, cosa che ancora non sono riuscito a capire – l’alternativa qual era? Un trafiletto nascosto in qualche pagina interna? Il silenzio?

Non dimentichiamoci che qui si sta parlando della salute delle persone… Oppure no? Insomma, aiutatemi a capire.

* alcuni link:
marketing del vino
vino al vino
frittomisto

Velenitaly

Benvenuti a Velenitaly, recita l’articolo de L’Espresso, che porta a galla una situazione inquietante.

Concimi, sostanze cancerogene, acqua, zucchero, acido muriatico e solo un quinto di mosto. Con questo miscuglio sono stati prodotti 70 milioni di litri di vino a basso costo. Venduti in tutta Italia.

Il ministro De Castro ha dichiarato “Il Vigneto Puglia è in costante crescita e il suo livello qualitativo non può certo essere messo in discussione da una o due realtà poco oneste che infangano il buon nome della nostra regione”. È vero, non possono essere pochi criminali a rovinare il nome della regione Puglia e di tutta l’Italia nella produzione di vino. Motivo in più, questo, per avere il pugno di ferro. Ma pensando a come funziona la giustizia in Italia, mi riesce difficile essere ottimista.

Update: se ne parla anche su Tigullio Vino e su Kelablu.

Update 2.0: su velenitaly e le reazioni, con il dubbio che sia quasi una bufala (senza diossina)

BioSalus 2007 ad Urbino il 5 – 6 – 7 ottobre 2007

Biosalus 2007, Festival Nazionale del Biologico e del Benessere Olistico si svolgerà ad Urbino dal 5 al 7 ottobre 2007. Organizzato dall’Istituto di Medicina Naturale di Urbino www.istitutomedicinanaturale.it in collaborazione con il Comune di Urbino, l’Accademia per il Risveglio e lo Sviluppo della Consapevolezza (A.R.I.S.C.O) e Marco Columbro.

L’intensa ed articolata manifestazione, composta da diverse decine di eventi, si terrà al Palazzo del Collegio di Raffaello nel centro storico della città ducale di Urbino.

Biosalus 2007 Urbino nasce da un’idea di Antimo Zazzeroni e Florido Venturi, per dare adeguata informazione sull’alimentazione “biologica” e non solo..
Convegni e conferenze, tutti a entrata libera, come la tavola rotonda sull’Agricoltura Biologica, divisa tra diritti e doveri (venerdì 5 ottobre, ore 16.30, Sala Serpieri dell’Università degli Studi Carlo Bo). Molto atteso l’incontro, rivolto ai giovani ed in particolare ai ragazzi delle scuole medie superiori, in cui lo psichiatra Dott. Alessandro Meluzzi (disponibile per interviste) ed il dottor Fulvio Palma, professore di Biologia applicata dell’ateneo urbinate, approfondiranno e spiegheranno i meccanismi che conducono all’anoressia (sabato 6 ottobre, ore 9.30, Aula Magna dell’università). Inoltre la conferenza di Obiettivo Salute 2007 dedicata alle intolleranze alimentari (sabato 6 ottobre, ore 15,30, Sala Serpieri) e gli spazi dibattito con un confronto tra genitori e insegnanti sulla scelta del cibo biologico come prevenzione primaria e stile di vita (domenica 7 ottobre, ore 10, Sala Serpieri).

In programma anche conferenze monotematiche “leggere” di 60 minuti; in pratica delle lezioni specifiche sui tanti temi che Biosalus 2007 affronta e presenta. Per conoscerle nel dettaglio è possibile scaricare il programma dettagliato dal sito ufficiale www.istitutomedicinanaturale.it. Ad Urbino sarà possibile perdersi tra i caratteristici banchi del mercato del biologico passeggiando tra gli stand del “Mercatino del Benessere”, la suggestiva area espositiva allestiti delle aziende e dei consorzi del biologico tutti i giorni dalla mattina fino a tarda sera nel cortile del Palazzo del Collegio di Raffaello. Da non perdere il percorso delle sperimentazioni, l’area dedicata alle dimostrazioni e dove i visitatori potranno rilassarsi e provare gratuitamente massaggi shiatsu, massaggi di riflessologia plantare, l’antica tecnica manuale cinese Tuina ma anche Ayurveda, yoga e prendere lezioni di autotrucco con prodotti naturali. BioSalus di Urbino presenta anche momenti di spettacolo con la Danza del Ventre, il seducente Flamenco Arabo, dimostrazioni di arti marziali.

Per informazioni:
Biosalus telefono info 0722.351420
www.istitutomedicinanaturale.it per consultare o scaricare il Programma di Biosalus 2007

L’aspartame è cancerogeno

Un recente studio (qui l’abstract) sulle caratteristiche cancerogene del prodotto più usato come dolcificante, l’aspartame, ha dimostrato senz’ombra di dubbio come si tratti di una tossina mortale. Ed ancora una volta gli insider dell’industria hanno fatto tutto il possibile per non far giungere questo tipo di notizie al pubblico. Basti considerare che la FDA non aveva inizialmente approvato l’uso dell’aspartame, ma poi Reagan fece in modo che il giudizio cambiasse (e non certo per motivi scientifici).

Per chi volesse leggere di più sull’argomento, segnalo quest’ottimo articolo.

Se lo studio dimostra che l’aspartame è cancerogeno, la vicenda ci dimostra anche che gli organi che dovrebbero tutelare i consumatori non sempre si comportano come ci aspetteremmo.

Ma questa vicenda ci dovrebbe anche spingere a leggere di più e più attentamente le etichette dei prodotti che acquistiamo. Potreste rimanere sorpresi da quanti di questi contengono proprio l’aspartame.

Nudo e crudo – Degustazioni Indipendenti

Libreria “La citè” & Gusto Nudo presentano:
NUDO E CRUDO – Degustazioni Indipendenti
FIRENZE, Borgo San Frediano 20rosso, 15 Giugno 2007

NUDO E CRUDO – DEGUSTAZIONI INDIPENDENTI è un progetto che vedrà presenti a Firenze all’interno dei locali della libreria La Citè – laboratorio di sperimentazione culturale di recente apertura – alcuni produttori vinicoli, il cui lavoro è quanto più distante e differente dalla logica omologante e standardizzante del gusto diffusa dalla grande distribuzione.
A partire dal 15 Giugno e per i mesi successivi, a cadenza periodica, si susseguiranno degustazioni ed incontri con aziende agricole, il cui lavoro è caratterizzato dal rispetto per la terra, per le dinamiche di produzione e per il lavoro in cantina, che si vogliono il più naturale possibili e rispettosi della tradizione contadina.

NUDO E CRUDO si propone di ricostruire relazioni tra dimensione agricola e metropolitana, di costruire uno sbocco di mercato per produttori e vignaioli indipendenti difficilmente rintracciabili altrimenti; di offrire una opportunità per recuperare capacità sensitive annebbiate, udito, olfatto, gusto, tatto; di ritrovare un senso dell’agire lontano dal semplice consumo, per lo scambio continuo tra diverse forme di vita e di creatività.

Nella giornata del 15 Giugno i visitatori potranno incontrare e degustare i prodotti di 6 aziende vinicole provenienti dal territorio toscano, durante la serata sarà possibile comprare i prodotti delle aziende presenti a prezzo di cantina.

NUDO E CRUDO
15 GIUGNO, dalle 17.30 alle 23.30, Libreria “La Citè” Borgo San Frediano 20rosso, Firenze
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Il pesce: un valido aiuto alla dieta quotidiana

I fabbisogni nutritivi di sali minerali e proteine possono essere efficacemente soddisfatti tramite il pesce.
Impropriamente viene definito “pesce” tutto ciò che viene dal mare, ma è indispensabile differenziarne i diversi tipi, catalogandoli invece sotto la voce di “prodotti ittici”.
Tra questi prodotti troviamo il pesce, i frutti di mare e i crostacei.
Le varietà disponibili sono molteplici, alcune anche molto costose, ma in generale tutti i tipi di pesce, anche i meno nobili, hanno proprietà dietetiche molto apprezzabili ed utili.
Principalmente tutti i generi di pesce hanno un elavato contenuto proteico ad alto valore nutrizionale, intorno al 20% delle calorie, simile a quello della carne, costituendone quindi una valida alternativa.
La quantità di grassi è invece variabile, dal 0.3% a circa il 24%, ma a differenza della carne prevalgono i grassi polinsaturi e gli Omega 3, che riducono i trigliceridi ed aiutano il normale funzionamento della circolazione, prevenendone l’invecchiamento.
Grazie alla sua elevata digeribilità (più nel pesce d’acqua dolce che in quello di mare), allo iodio e alle sue utilissime vitamine liposolubili, il pesce è un alimento che dovrebbe integrare la dieta quotidiana con una frequenza di almeno 3 volte a settimana.
E’ infatti accertato che un consumo frequente e regolare di pesce aiuti svariati aspetti della salute: favorisce i corretti funzionamenti ormonali (in particolare quelli della tiroide), aiuta il corretto sviluppo del feto in gravidanza, protegge da malattie dell’apparato circolatorio e cardiache, interviene nella riduzione dei valori del colesterolo.
Possiamo dunque scegliere tra:

  • pesce azzurro (gustoso, leggero e di semplice utilizzo in cucina)
  • pesci a carne magra (merluzzo, spigola, trota, calamari, polpi, seppie, sogliola, orata);
  • pesci a carne grassa (pesce spada, tonno, anguilla, capitone, salmone)
  • molluschi e crostacei (ricchi di calcio, magnesio, cloruro di sodio e iodio);
  • frutti di mare (saporiti e utilissimi in cucina).

In ogni caso, il pesce deve necessariamente essere acquistato fresco, o in alternativa congelato, ma comunque di certa provenienza. Il pesce fresco ha un sottile odore di mare, l’occhio limpido, le squame ben lucide e le branchie di un rosso vivo; i molluschi e i crostacei devono essere acquistati ancora vivi, fino alla cottura; i frutti di mare devono avere la conchiglia lucida, devono rimanere chiusi fino al momento della cottura, devono essere accompagnati dal bollo sanitario ed hanno bisogno di una accurata pulizia prima di essere consumati.

Autore: Marzia, da “Le ricette di Etta”, sito di ricette con valori nutrizionali
Fonte: Articolista