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La qualità dei cibi che mangiamo – l’olio extravergine di oliva

Eccoci alla terza puntata della nostra serie sulla qualità dei prodotti che compriamo al supermercato, e non solo, per le nostre tavole. Stavolta parliamo dell’olio extravergine di oliva

Una premessa. Parliamo dell’olio prodotto in Italia, perché dell’olio che si produce all’estero, nulla si può dire o controllare, perché esistono forti differenze di normativa e la nostra rende obbligatorie ben poche indicazioni sull’etichetta. In sostanza, salvo l’assaggio, non abbiamo molte possibilità di controllo. Ovviamente si potrebbe far analizzare in laboratorio, ma non credo che per tutti noi questa sia una possibilità reale.
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La qualità dei cibi che mangiamo – il vino

… in questo caso dovrei dire ‘che beviamo’ visto che si parla del vino.

Il vino è un prodotto che se bevuto nelle giuste quantità non può nuocere alla salute dell’uomo. Inizio con questo concetto che mi è stato chiarito immediatamente dall’enologo con cui ho avuto modo di fare una lunga ed interessante chiacchierata.

Il vino non scade. Può essere sgradevole al gusto, ma non si corre mai rischi a consumarlo. Ovviamente stiamo parlando di consumazione nei termini di un bicchiere o due. Sopra questo valore, la soglia è personale ed ovviamente in presenza di malattie o particolare situazione dello stato di salute, è il medico ad avere l’ultima parola.
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La qualità dei cibi che mangiamo – le uova

Come vi avevo promesso, apro una serie di schede in cui, grazie all’aiuto di alcuni consulenti, tratto della qualità dei principali prodotti della nostra tavola. Iniziamo con le uova.

Ingrediente fondamentale di moltissime ricette, le uova sono spesso servite come parte principale del piatto preparato. Quotidianamente, quindi, ci troviamo in un negozio o in un supermercato a scegliere tra le varie confezioni quella ci porteremo a casa. Cosa è importante sapere?

Inizio con una premessa. La natura ha fornito una barriera protettiva che non ha eguali. Se si rispettano alcune semplici regole, vi sono scarsissime probabilità di incorrere in un uovo non commestibile o dannoso per la salute dell’uomo. Continua la lettura di La qualità dei cibi che mangiamo – le uova

La qualità dei cibi che mangiamo

Mi stupisce sempre accorgermi di quanta poca sensibilità ci sia relativamente alla qualità di ciò che mangiamo.

Persone che della propria auto vogliono sapere tutto, degli abiti conoscono ogni mistero del tessuto, sanno smontare e rimontare un computer, della lavatrice pretendono il massimo, poi non sanno cosa stanno ingerendo tutti i giorni della loro vita.
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Mangiare d’estate

Come ogni anno, fioccano i consigli su cosa mangiare durante l’estate. Si sa bene, infatti, che una adeguata alimentazione aiuta ad affrontare meglio il caldo.

Riporto qui una piccola tabella, a mo’ di “buoni e cattivi”, pubblicata sul sito della Coldiretti.

GLI ALIMENTI PER DORMIRE BENE CON IL GRANDE CALDO

Buoni:

  • Pasta, Riso, Pane, Orzo
  • Lattuga, radicchio, Cipolla, Aglio
  • Formaggi freschi, Yogurt
  • Uova bollite
  • Miele in infusi caldi, Latte fresco caldo
  • Frutta dolce
  • Dolce

Cattivi:

  • Patatine in sacchetto
  • Piatti con dado da cucina
  • Caffè, The, Cioccolato, Cacao
  • Curry, Pepe, Paprika
  • Superalcolici
  • Salatini
  • Alimenti in scatola

Mi pare di poter dire che non c’è nulla di nuovo in queste informazioni 😉

Il Ministro della Salute promuove la ciarlataneria

Il nostro nuovo Ministro Francesco Storace non perde occasione per farci rimpiangere il suo predecessore. Adesso si mette anche a sponsorizzare la cosiddetta “cura Di Bella”, un metodo per la cura del cancro che non ha mai dimostrato di saper fornire risultati soddisfacenti.

Solitamente, l’efficacia di un metodo è inversamente proporzionale all’insistenza con la quale i suoi sostenitori sostengono di essere vittime dell’establishment scientifico. Basterebbe questo a suscitare forti dubbi sulla cura Di Bella.

La cosa triste è che i soldi che verranno usati per rimborsare i poveri illusi che acquisteranno la somatostatina non potranno essere usati per garantire cure sperimentate e, queste sì, infinitamente più efficaci.

Corriere della Sera – Metodo Di Bella, Storace riapre il caso: “ROMA – È una delle priorità indicate poche ore dopo la nomina nel governo Berlusconi. Rimborsare la terapia antitumorale chiamata come il fisiologo modenese che l’ha messa a punto, Luigi Di Bella. Il ministro della Salute è già passato alla fase operativa. E in un’intervista a Tempo Medico Francesco Storace annuncia: «Ho sempre detto che ritengo doveroso garantire la libertà di scelta, perchè non si può negare la speranza. Nel Lazio abbiamo sostenuto i pazienti meno abbienti, rimborsando la somatostatina. Mi è già arrivata la richiesta di inserirla in fascia A. Valuterò cosa si può fare. Sarà istituito al più presto un gruppo di lavoro».

[…] Nella commissione ministeriale che quell’anno venne incaricata di avviare i protocolli della sperimentazione del metodo per valutarne l’eventuale efficacia c’era anche l’oncologo Dino Amadori: «La sperimentazione fallì, i dati sono inconfutabilmente negativi. Per noi il problema è chiuso, non c’è motivo per riaprirlo. I malati bisogna aiutarli con farmaci scientificamente provati ed efficaci sul piano terapeutico e palliativo. Nel ’98 tutti e 10 i protocolli avviati si conclusero negativamente. Non ritengo necessarie ulteriori indagini. Non vorrei trovarmi nei panni dei colleghi che verranno nominati nel gruppo di valutazione annunciato da Storace».”

Informazioni sulla “cura” Di Bella:

La parata di culi grossi…

la trovi solo da McDonald’s!!!

Dopo due anni e mezzo dall’ultima volta, sono entrato in un McDonald’s. Non starò qui a spiegare il perchè, dato che le motivazioni sono nulle. Forse è stato il desiderio di verificare quella sensazione di dipendenza di cui si parlava in Supersize me.

Ad ogni modo, è stata l’occasione per fare una piccola, semplice, banale considerazione. Non sul cibo, chiaramente. Cosa dovremmo considerare?
La considerazione è stata sulle persone che ho trovato dentro: qualche turista straniero che trova un posto familiare, e sa quel che trova da mangiare (e nonostante questo ci entra!); qualche artista di strada (eufemismo); e tanti ragazzini, ma soprattutto ragazzine, appena usciti da scuola.

Ed è alle ragazze che escono da scuola ed entrano in un McDonald’s che voglio rivolgere questa mia riflessione: ora, potete fregarvene dell’effetto che quel “cibo” avrà sulle vostre arterie e sui vostri organi. Capisco se, alla vostra età, non vi interessate al problema. Ma fatelo almeno per il vostro appeal. Mangiare lì dentro vi fa venire un culo enorme! Non ho dubbi su quanto affermo, dopo aver verificato di persona che il 100% delle ragazze dentro al McDonald (in quei pochi minuti che mi sono serviti per inghiottire un BigMac, delle patatine fritte iper-salate e una cara vecchia Coca Cola ad arrotondare la quantità di calorie assorbite), da una postazione favorevole (ad una decina di metri di distanza da una scala che dal piano interrato – dove si mangia – conduce all’uscita), avevano tutte il culo grosso. Uno spettacolo indecoroso!

Ragazze, sveglia! Smettetela di imbottirvi di quello schifo. Che vi piaccia o meno, noi maschietti vi guardiamo il culo. E se mangiate da McDonald’s, ce ne accorgiamo subito. E giriamo lo sguardo altrove.

Viva le maniglie dell’amore!

Noi uomini di una certa età l’abbiamo sempre saputo, e ora gli americani lo confermano:

Corriere della Sera – Sorpresa Usa, un po’ di pancia allunga la vita: “Gli uomini e le donne sovrappeso, purché non obesi, sono a minore rischio di morte rispetto a chi mantiene la linea. E’ la conclusione, a dir poco sorprendente, di uno studio del governo federale Usa, pubblicato sull’ultimo numero del prestigioso Journal of the American Medical Association (Jama).”

Cibi light, le illusioni delle etichette

Altroconsumo ci mette in guardia contro i cibi “light”:

I cibi “light” promettono leggerezza in etichetta, ma non sempre mantengono le promesse. Altroconsumo ha voluto vederci chiaro, valutando etichette e contenuto di 42 prodotti tra formaggi, yogurt, maionese, tonno, patatine, prodotti da forno. L’alimento leggero, infatti, dovrebbe contenere meno zuccheri o grassi e, in generale, meno calorie.

Personalmente non ho mai avuto simpatia per questo tipo di prodotti. Meglio mangiare un po’ meno di un alimento meno manipolato. E non pagare l’acqua come fosse mozzarella.

(Via Corriere della Sera.)

Supersize Me

SuperSizeMe.jpgEsce oggi nelle sale Supersize Me, il film di Morgan Spurlock sui fast-food.

Corriere della Sera – «Il mio film sui fast-food ha scatenato una guerra»: “La storia, interpretata dallo stesso Spurlock, è quella di un uomo che per trenta giorni si nutre solo fast-food, per lo più nella catena McDonald, ingrassando di oltre 12 chili: la sua cronaca-denuncia gastronomica, corredata di referti medici per danni al cuore, alle arterie, al sangue, ha avuto un effetto bomba in America, ma non solo.”

In attesa di andarlo a vedere al cinema, potete divertirvi con il trailer.