Sono un ragazzo fortunato

Questo è quel che penso ogni volta mi ricordo (cioè spesso!) quanto buon cibo offre il nostro paese. È incredibile come ci sia una gran qualità unita ad una gran quantità. Ogni regione d’Italia offre qualcosa di straordinariamente buono (e spessissimo, pure sano).

Non è quindi un caso, ritengo, se spesso mi trovo ad abbinare prodotti provenienti da luoghi assolutamente diversi…
Qualcuno potrà pure storcere il naso (e faccia pure – non porterò rancore), ma, ad esempio, mi piace abbinare i tarallucci pugliesi (meglio se nella variante piccante, gia’ che ci siamo 🙂 ) con la soppressata veneta. O bere del primitivo dolce (squisito il madrigale del Consorzio Produttori Vini – Manduria) accompagnato ad un gorgonzola (celeberrimo formaggio lombardo “a doppia pasta” fatto negli alpeggi tra i 1500 e i 2000 metri d’altitudine (cancellato come da commenti)). O accompagnare delle tagliatelle al ragù alla bolognese (io lo lascio sul fuoco almeno 5 ore) con un robusto Aglianico del Vulture.

Non voglio certo contestare la famosa regola di abbinare cibi e vini provenienti dalla stessa zona. La ritengo una regola sensata, in linea di massima, per più di un motivo.
Ma ritengo sia giusto provare anche abbinamenti che escano da questi schemi. Provare, sperimentare, assaggiare. Si può sempre decidere di fare un passo indietro. Ma quando si fa il passo in avanti nella giusta direzione, i sensi ringraziano.

I miei ringraziano l’Italia per l’imbarazzo della scelta.

4 commenti su “Sono un ragazzo fortunato”

  1. hmmm il gorgonzola non è un formaggio d’alpeggio, ma tipico della pianura padana, la cittadina di Gorgonzola e dintorni ne è la patria anche se poi si è estesa la produzione in tutta la lombarda padana valley 🙂

  2. hai ragione. faccio mea culpa 🙂

    ho sbagliato a fidarmi dell’ultima cosa letta sull’argomento (su un libro, quindi neanche aggratis 😀 ).

    e per espiare le mie colpe, mi sono fatto un po’ di letture supplementari, e ho trovato quanto segue (spero questo sia piu’ affidabile del libro di cui sopra…):

    “Prende il nome dall’antico paese di Gorgonzola presso Milano, che un tempo era un importante centro di scambio e di raduno delle mandrie bovine. Per legge e per tradizione solo due regioni italiane – Piemonte e Lombardia – producono il formaggio gorgonzola e più precisamente le province di Novara, Vercelli, Cuneo, Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Milano, Pavia e il territorio di Casale Monferrato. Solo il latte degli allevamenti di queste aree può essere utilizzato e dare, quindi, la denominazione di origine controllata al formaggio gorgonzola, che l’ha ottenuta nel 1955.”

    che dici, questo va bene?
    ciao

Rispondi a Stefano Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *