Sangria

La sangria è una bevanda alcolica a base di vino e frutta di origine spagnola e portoghese. Inoltre, va servita fredda. Per il resto, non esiste una ricetta unica. La sangria è un drink che viene fatto molto con l’ispirazione, mettendo un po’ di questo e un po’ di quello.

Una versione base (che quindi lascia ampio spazio all’improvvisazione) può essere quella che segue.

Ingredienti:
– 1 bottiglia di vino rosso (di qualità, se volete una sangria all’altezza delle aspettative!)
– 2 arance
– 2 limoni
– 2 pesche
– 1 cucchiaino di zucchero
– soda (o gassosa), circa 25 cl

Procedimento:
spremete una arancia ed un limone e versate il succo in una grossa coppa o un’ampia caraffa. Tagliate invece a fettine sottili l’altra arancia e l’altro limone. Mettete anche queste fettine nella coppa. Tagliate le pesche a pezzetti e mettete anche questi nella coppa. Versate anche il vino e aggiungete lo zucchero. A questo punto, mescolate un po’ il tutto e mettete in frigo per diverse ore (la sangria deve essere fredda!).
Prima di servire, aggiungete la soda e del ghiaccio.

Come detto, questa è una versione base (molto base) della sangria. Spesso nella sangria si trovano anche altri ingredienti, come chiodi di garofano, cannella, vaniglia, qualche superalcolico (gin, cointreau, rhum, brandy, vodka, etc…), altra frutta (mele, pere, etc.).

Inoltre, in alcune zone della Spagna esiste anche una versione fatta con vino bianco anziché rosso e prende il nome di sangria blanca.

Non esistendo una ricetta ufficiale, è chiaro che un ingrediente chiave diventa l’ispirazione del momento. L’unica cosa davvero importante da tenere a mente è che tutti gli ingredienti (a partire dal vino, ovviamente) devono essere di qualità. Con questo non dico che vada usato del Barolo, ovviamente. Però evitate vini da 1€ al litro, ecco 😉

In particolare, vi consiglio un rosso abbastanza corposo: aglianico, cannonau, primitivo, etc.

15 commenti su “Sangria”

  1. Mi permetto di sottolineare quanto dici sul vino. Deve essere buono ma non particolarmente pregiato.
    Non è una questione di budget, ma semplicemente una questione di “principio”. Utilizzare un vino particolare per fare la sangria sarebbe davvero un delitto, poiché molte delle caratteristiche vanno perse.
    L’ideale è acquistarlo presso un produttore locale ed evitare doc, annate particolari o cru pregiate.
    Personalmente, quando faccio le mie serate paella e sangria, acquisto un rosso vinificato con uve cabernet presso un produttore che lo vende a circa 3€ a bottiglia. Questa piccola cantina produce un buon IGT, che va apprezzato per il rapporto qualità/prezzo.
    Quindi, se volete fare la sangia, per acquistare il vino, fatevi un giro per le campagne della vostra provincia: sicuramente troverete un produttore che fa al caso vostro.

  2. Da modenese riporto una curiosità delle mie zone.
    Dalle nostre parti non è raro trovare sangria preparata con il nostro frizzante vino lambrusco.

  3. Ciao ragazzi! scusate l’intromissione ma penso di poter dare qualche consiglio utile… La ricetta riportata da Stefano è quella del più comune Sangre De Toro. Per parlare di Sangria non bisogna dimenticare, invece, 3 ingredienti fondamentali. La Sangria, infatti, benché possa essere libera di interpretazione, richiede, nella sua ricetta originale, i chiodi di garofano, la cannella e almeno 1 liquore e/o 1 distillato. Per le dosi regolatevi in base ai litri di vino e al vostro gusto:

    – 1 max.3 chiodi di garofano per 1 litro di vino
    – 1 cucchiaino raso di cannella per 1 litro di vino
    – 1 bicchiere di liquore o distillato per 1 litro di vino

    Per il liquore vi consiglio il Cointreau, perché aromatizzato agli agrumi, ma potreste provare anche con un po’ di Brandy o del Cognac. Un’aggiuntina finale di Vodka o Gin non guasterebbe (1 bicchiere per 5 litri di vino sarà sufficiente).
    L’altro aspetto importante è la macerazione. Occorrono, infatti, almeno 6 ore, ma c’è chi parla addirittura di 12. L’importante comunque e lasciarla fermentare in frigo il più possibile (preparatela la mattina per berla di sera) e servitela in calici da vino rosso con uno stuzzicadenti lungo per poter prendere i pezzi di frutta.
    Se posso aggiungere un’altra osservazione (Stefano non mi odiare!) credo che sia assolutamente da evitare il ghiaccio! Dopo pochi minuti si scioglierebbe e sarebbe come diluire una Grappa o un bicchiere di Passito! Tante ore di lavoro per annacquare un nettare così saporito come la Sangria?! Nooooooooo. Lasciate il ghiaccio in freezer… CIAOOOOOO

  4. mi aggiungo a voi. secondo la mia esperienza di chef in spagna, di sangria ne esistono differenti tipi “classici” differenziati per regione. ad esempio quelle con spezie sono tendenzialmente del nord e solo estive (mai col ghiaccio) mentre a sud troviamo la versione catalana, valenziana, ibiceña, e quella detta “de la playa”, un concetto recente della bevanda allegra fatta con semplicita’ e fantasia. in italia e’ arrivata quest’ultima. sulle riviste si trova molto spesso la versione catalana (barcelona). Io direi che spesso siamo un po’ affrettati a definire questo e quello con quel poco che conosciamo. cosi anch’io ancora oggi, dopo tutti i tentativi, non riesco a preparare una sangria che ancora mi piaccia davvero, nonostante piacciano a tutti i miei clienti. un saluto da ibiza.

  5. Vabbè, il sangria party è finito. Abbiamo pubblicato anche la ricetta della sangria che abbiamo servito. Beh, non sta a me dirlo, ma direi che è piaciuta 🙂

    Mi sono ispirato ad una decina di ricette diverse, modificate in questi 15 anni. Tento sempre di usare prodotti che siano trovabili in Spagna, per lasciare il carattere del posto. Niente frutta tropicale, ad esempio, che avrebbe poco senso nella tradizione del luogo.

  6. Scorrevo il blog e devo complimentarmi per il modo assai simpatico mediante il quale vengono trattati glia argomenti. Per la Sangria troppo spesso si trascura la componente vino prendendo quello che capita (la stessa cosa – mi insegnate – vale per quando si cucina). Dato che sono un Sommelier volevo apprezzare il suggerimento di Alberto circa il lambrusco in quanto ritengo sia un vino molto adatto allo scopo data la sua fragranza, morbidezza e ancor più importante il fatto che sia frizzante per cui rende la bevanda ancora più piacevole. In ogni caso deve essere usato un Lambrusco di buon corpo con una gradazione di almeno 12 gradi (Suggerirei il Lambrusco Reggiano “Assolo” del produttore Medici Ermete di Reggio Emilia) in alternativa provate un primitivo di Manduria.
    Alla salute!

  7. non ho mai fatto la sangria ma leggendo i vostri commenti penso ke per la mia prima prova sarà un miscuglio di idee…..poi vi farò sapere il risultato

  8. Ho invitato amici in un ristorante che ha preparato la paella ed io ho portato due fiaschi di vino Don Juan Sangrja spagnola, abbiamo visto la partita Inter Roma , ci siamo divertiti molto, un peccato aver preparato 6 litri di sangria per 30 amici.
    Visto il successo la prossima preparerò 60 litri.

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