Da tempo sono alla ricerca di una padella, senza riuscire a trovare ciò che voglio. Ormai le fanno tutte con l’antiaderente. Anche le grandi linee in acciaio inox hanno splendide pentole, ma la padella è trattata.
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Bacco e tabacco
Segnalo ai più distratti un bel post di Filippo Ronco (Tigulliovino.it) sul vino e le reazioni alle puntate di Report sul mondo del vino.
Un bel post di cui non condivido però una piccola considerazione finale, quando parla della pericolosità e del piacere di alcol e fumo.
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Agricoltura biodinamica: realtà o illusione?
Vino & …: Vini veri: «In seguito all’evento di Villa Favorita organizzato dal Gruppo Vini Veri si sta sviluppando nei vari blog (nei siti famosi silenzio quasi assoluto) un gran dibattito sui vini veri, sui vini biodinamici e sui vini che esprimono il terroir da cui provengono: era ora!»
Mi permetto di inserirmi nel dibattito. In gran parte la mia opinione è simile a quella di Aristide:
Aristide: Villa Favorita della Biodinamica: «Aristide dedicherà nei prossimi giorni un primo approfondimento sulla questione della biodinamica. Il nostro naturale scetticismo ci fa accostare con prudenza alla biodinamica e non ci annoveriamo di certo tra le schiere “entusiaste a priori”, ma nemmeno tra i “critici per definizione”.
Come buona parte della comunità scientifica internazionale, siamo perplessi quando ci indicano la soluzione nella cosmologia (non crediamo tanto agli oroscopi, siamo più disponibili con gli effetti delle fasi lunari), ma possiamo concedere del credito quando constatiamo di persona l’attenzione e la consapevolezza che i viticultori biodinamici mettono nella loro passione di produrre del vino naturale.»
In realtà io sarei più drastico. Quando leggo cose del tipo:
L’Agricoltura Biodinamica – che cos’è: «I preparati e il calendario incontrano spesso lo scetticismo e l’incredulità. Molte persone vedono in queste pratiche qualcosa di magico o irrazionale perché manca loro il collegamento con processi e ritmi elementari della vita.
[…] La biodinamica guarda alla terra come parte dell’universo e perciò soggetta alle leggi e alle influenze cosmiche. Basta però riflettere un attimo su alcuni fenomeni noti a tutti per renderci conto di questa dipendenza cosmica.
Essa scoprì che la pianta sviluppa più o meno ognuna delle sue parti, (radice – foglia – fiore – frutto) secondo la posizione della luna al momento della semina. Seguendo il passaggio della luna attraverso lo zodiaco che fascia la sfera celeste, Maria Thun ha osservato che la pianta sviluppa la parte radicale se la semina avviene quando la luna transita in certi segni, sviluppa invece i fiori se transita in altri e così via.»
sento immediatamente, anziché il bouquet di un vino vero, la puzza delle solite stronzate pseudo-scientifiche new-age come astrologia, omeopatia e varie altre medicine alternative.
Sarò prevenuto, ma prima di accettare le affermazioni strabilianti dell’agricoltura biodinamica, vorrei vedere i risultati di qualche verifica scientifica condotta da terzi qualificati, con metodologie a doppio cieco e cose del genere.
Tutto questo però, come dice Aristide, non significa per forza che la biodinamica non funzioni. È assolutamente plausibile che l’uso di particolari tecniche di concimazione, rotazione delle coltivazioni, e altro produca risultati diversi da quelli dell’agricoltura tradizionale. Ma non mi si venga a parlare di influssi cosmici, perché allora mi scappa da ridere.