Mia nonna, da sempre, il 13 dicembre mangia soltanto un piatto molto povero fatto a base di latte e frumento chiamato “cuccìa”.
Un giorno quando ancora ero piccina le chiesi perché lo facesse.
Mi raccontò, così, che sua madre era molto devota a Santa Lucia e siccome era la protettrice della vista, le aveva fatto un voto. Nel suo giorno, il 13 dicembre appunto, avrebbe mangiato soltanto la “cuccìa” pensando che i suoi occhi così sarebbero stati protetti dalla Santa.
In realtà in Sicilia è appunto tradizione mangiare in quel giorno solo la “cuccìa”.
“La storia racconta che Siracusa sia stata colpita da una grave carestia nel 1646, durante la dominazione spagnola; che nella disperazione del momento sia giunta una nave carica di frumento e che questa circostanza sia stata ritenuta un miracolo. Da allora alla devozione per Santa Lucia è stato associato l’uso del mangiare “cuccìa”.”
Quando fui più grande venni a sapere che quando la mia bisnonna morì, era ormai quasi cieca!
Mia nonna mi disse che in ogni caso ci teneva a continuare questa tradizione per sentirsi, almeno per un giorno, un po’ più vicina a sua madre, anche se non credeva affatto nella protezione della Santa.
Il cibo può svolgere molte funzioni, non solo l’appagamento dei nostri sensi!