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Un pranzo veloce con taleggio e friselle

Ieri mattina intorno all’una stavo tornando dall’asilo con mia figlia e incontro la mia cara amica Maria con una forma di taleggio tutta per me. Mia figlia aveva già mangiato ed ho pensato ad un pranzo veloce, con le poche cose che avevo a disposizione! Dalla confezione del formaggio usciva un profumo gradevole con delicate note aromatiche. Mi sono venute in mente le friselle pugliesi che tengo in dispensa e, dopo averle bagnate, le ho condite con una manciata di pomodori datterini, olio di oliva (quello buono), sale, origano e due fettine di taleggio. Un abbinamento insolito ma gustoso. Il sapore del taleggio va dal dolce al piccante e si unisce perfettamente alla dolcezza del pomodoro. Il formaggio che ho mangiato è squisito e proviene dal caseificio Latini di Grumello del Monte in provincia di Bergamo, una delle zone di elezione per la produzione del taleggio, che ha ottenuto il marchio D.O.P. nel 1996. Penso che ne valga la pena, fare una gita da quelle parti!

L’Ambra di Talamello

L’Ambra di Talamello è un formaggio a pasta morbida fatto a Talamello, in provincia di Pesaro. Si chiama così grazie al poeta Tonino Guerra, ispirato dal colore che le caciotte e i pecorini di Montefeltro assumono durante la stagionatura nelle fosse.

Spesso l’ambra di Talamella è fatta con latte ovino e caprino, ma a volte si trova anche una versione ottenuta esclusivamente da latte caprino, soprattutto in produzioni artigianali.

La pasta morbida e friabile ha un colore che varia dal bianco sporco al nocciola chiaro, passando per il giallo paglierino. Il sapore è piccante, soprattutto se fatto con latte caprino; il profumo è intenso e aromatico.

Come detto, l’Ambra di Talamello viene stagionata in fosse: questa fase dura tre mesi e dona a questo formaggio gusto e profumo.

L’Ambra di Talamello, considerato formaggio da meditazione perché va assaporato lentamente per gustarlo al meglio, si accompagna bene con frutta (fresca o secca), miele di acacia, confettura di fichi. Probabilmente però il miglior abbinamento è quello con fettine di pane alle noci o al miele. Una ricetta insolita è invece la meringa di Ambra di Talamello: montate a neve due albumi con sale e pepe bianco e unite l’Ambra grattuggiata; con una tasca da pasticciere fate dei fiocchi e cuocete in forno a 90 gradi per un’ora.

Grandi cuochi italiani attivisti di Greenpeace

I bolognesi Marcello e Gianluca Leoni sono considerati tra i migliori cuochi italiani, così definiti anche dal Gambero Rosso. Due chef impegnati che hanno deciso di sostenere la campagna di Greenpeace per eliminare gli Ogm dalla filiera produttiva del Parmigiano. Dalla loro cucina diventano ‘attivisti del gusto sano’ e lanciano una ricetta esclusiva il cui ingrediente principale è il
Parmigiano-Reggiano NON-OGM.
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Salviamo il parmigiano reggiano dagli OGM

ParmigiaNOgm
Greenpeace lancia oggi la campagna per salvare il Parmigiano-Reggiano dagli Ogm. Nonostante l‘esistenza del Consorzio di Tutela di quella che è una delle produzioni più apprezzate dai consumatori e invidiate dal mercato, il parmigiano-Reggiano è incappato nella trappola Ogm: nei mangimi utilizzati per integrare la dieta delle bovine che forniscono il prezioso latte destinato alla produzione del Parmigiano, si è insinuata, infatti, la soia transgenica della Monsanto.

Gli Ogm, oltre agli ormai comprovati pericoli legati al loro rilascio in ambiente, continuano a essere al centro dell’attenzione anche a causa delle incertezze legate al loro consumo umano e animale. La comunità scientifica è divisa, e nuovi studi indipendenti dimostrano che gli Ogm non vengono adeguatamente studiati prima di ottenere l’autorizzazione al commercio e al consumo, confermando il fallimento dell’attuale sistema autorizzativo europeo sugli Ogm.

I consumatori continuano a rifiutarli e lo scorso febbraio, Greenpeace ha consegnato alla Commissione europea, una petizione firmata da oltre un milione di cittadini, per chiedere l’etichettatura dei prodotti derivati da animali nutriti con Ogm, come latte, carne, uova o formaggio. E il nostro parmigiano? In un contesto europeo e mondiale dove sempre più spesso i prodotti italiani di qualità vengono copiati o camuffati – basti pensare ai vari Parmesan, Regianito o Parmesao – la garanzia di sopravvivenza è data dalla qualità e dalla sicurezza al 100 per cento. Il Parmigiano-Reggiano ha alle spalle otto secoli di storia e tradizione, e oggi la sua genuinità non può essere minacciata dalla comparsa degli Ogm nella sua filiera produttiva.
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