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Padova si presenta a tavola

Prato della Valle il 27 giugno diventa il “salotto buono” di Padova. Sull’Isola Memmia viene organizzata la prima edizione della manifestazione enogastronomica “Padova si presenta a tavola”. L’Isola Memmia sarà trasformata per l’occasione in un grande e suggestivo ristorante all’aperto, con più di 1000 commensali che andranno ad occupare i 106 tavoli disposti lungo il quadrivio formato dalle quattro strade che solcano l’isola posta al centro di Prato della Valle. La serata prenderà avvio alle ore 20.00.

L’obiettivo della cena esclusiva “Padova si presenta a tavola” è la promozione della città, che in quest’occasione sarà veicolata attraverso la ristorazione che utilizzerà le produzioni d’eccellenza del territorio. Il menù sarà messo a punto dall’Associazione “Ristorantori Padovani” dell’ASCOM di Padova e i piatti saranno “inno” alla città. L’impronta culinaria resterà nel solco della tradizione, ma sarà contemperata dalla creatività degli chef dei 15 ristoranti, veri protagonisti della serata.

Le suggestioni dello scenario naturale della piazza si fonderanno con quelle del gusto. Il tutto sarà arricchito dalla presenza di ospiti importanti della televisione, come il Direttore di RAI 1 Fabrizio Del Noce, i presentatori Massimo Giletti e Caterina Balivo, e il Docente di Alimentazione e Nutrizione Umana Giorgio Calabrese, che interviene come Consulente Scientifico in numerose trasmissioni RAI.

L’iniziativa è organizzata da Provincia di Padova, Comune di Padova, Camera di Commercio, ASCOM e Associazione “Ristorantori Padovani”. L’evento è organizzato in collaborazione con Turismo Padova Terme Euganee ed è sponsorizzato dalla Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Autonord – Jaguar Padova, Gruppo FreeSport, Fattoria alle Origini ed Acqua Recoaro.

I biglietti della serata (costo 75 euro) si possono trovare nei 15 ristoranti aderenti all’Associazione “Ristorantori Padovani” e all’Ascom Padova [Tel. 049.8209711]. Parte dell’incasso sarà devoluto all’Associazione “Il Faro per lo I.O.V.” (Istituto Oncologico Veneto) Onlus.

I 15 ristoranti dell’Associazione “Ristorantori Padovani”:

Antica Trattoria Al Bosco
Saonara (PD)
Tel. 049 640021

Trattoria Al Bosco
Montegrotto Terme (PD)
Tel. 049 794317

Trattoria Ai Porteghi
Padova
Tel. 049 660746

Ristorante Bastioni del Moro
Padova
Tel. 049 8710006

Ristorante Bion
Padova
Tel. 049 8790064

Ristorante Boccadoro
Noventa Padovana (PD)
Tel. 049 625029

Antica Trattoria dei Paccagnella
Padova
Tel. 049 8750549

Ristorante Hotel Dom Mario
Cittadella (PD)
Tel. 049 9402434

Trattoria Dotto di Campagna
Padova
Tel. 049 625469

Ristorante Il Tinello
Padova
Tel. 049 8071456

Ristorante La Montanella
Arquà Petrarca (PD)
Tel. 0429 718200

Ristorante Enoteca La Saccisica
Piove di Sacco (PD)
Tel. 049 9704010

Ristorante Montegrande
Rovolon (PD)
Tel. 049 5226248

Ristorante Piroga Padova
Tencarola di Selvazzano (PD)
Tel. 049 637225

Ristorante Hostaria San Benedetto
Montagnana (PD)
Tel. 0429 800999

Informazioni: Mark. Co. & Co. Srl – Tel. 049.8070288

In Puglia per Cantine aperte 2007

CANTINE APERTE 2007: QUEST’ANNO SCELGO LA PUGLIA

Doppia data (26-27 maggio), lotteria del calice, pacchetti per il week-end.

Parte dalla Puglia uno degli inviti più allettanti per la 15a edizione di Cantine Aperte, la grande festa del vino e dei suoi territori che coinvolge ogni anno oltre mille aziende socie del Movimento Turismo del Vino di tutta Italia. In Puglia anche quest’anno l’evento è reso possibile grazie al contributo dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia.

Saranno 46 le cantine partecipanti all’edizione 2007, tutte identificate dalla nuova targa in terracotta donata dalla presidente nazionale Chiara Lungarotti ai soci del Movimento quale segno distintivo di qualità dell’accoglienza e punto di riferimento per gli enoturisti invitati a “diffidare dalle imitazioni”.
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Cantine aperte 2007

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Manca meno di un mese all’annuale appuntamento di “Cantine aperte“, l’evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino. Cantine aperte, infatti, si svolge annualmente nell’ultima domenica di maggio nelle cantine socie del Movimento Turismo del Vino.

La possibilità di visitare le cantine e scoprire non solo il vino, ma anche come ogni cantina lo produce, attira da diversi anni moltissimi visitatori. E quando il sito ufficiale dice che “sono soprattutto i giovani, da soli, in coppia o in comitive, che contribuiscono alla vitalità di Cantine Aperte e delle innumerevoli iniziative di cultura gastronomica ed artistica che attorno all’evento fioriscono su iniziativa degli stessi vignaioli”, non posso che essere d’accordo, perché ogni volta che vado a fare un giro in occasione di Cantine aperte noto anche io che la maggioranza dei visitatori sono giovani (come me, eh!).

Il piacere di gustare del buon vino in ambienti spesso affascinanti lascia sicuramente un buon ricordo impresso nella mente dei visitatori, che se ne ricordano poi quando, durante l’anno, devono comprare il vino. Spero che quest’anno tutte le cantine aderiscano con reale entusiasmo all’evento (e non come qualcuno l’anno scorso), anche perché ne avrebbero solo da guadagnare.

Ad ogni modo, segnatevi l’appuntamento in agenda: domenica 27 maggio, Cantine aperte. Non perdetevelo.

Soldera e il Brunello al convegno dell’Accademia di Analisi Sensoriale

Gianfranco Soldera, intervenendo al convegno veronese dell’International Academy of Sensory Analisys, si domanda cosa è diventato il Brunello da trent’anni a questa parte, e chiede ai sensorialisti presenti, tra i quali i professori Mario Fregoni e Roberto Zironi, di tracciarne un profilo utile ai nuovi consumatori.

“L’analisi sensoriale potrebbe tracciare i profili organolettici del Brunello di Montalcino, tenendo conto della sua evoluzione dagli anni ‘70 ad oggi. Con un duplice obbiettivo: riportare il Brunello al rispetto delle regole che lo hanno fatto conoscere e edurre il consumatore sulle differenze intervenute”.
“Nel ‘77 si producevano 700 mila bottiglie di Brunello – ha proseguito Soldera – eravamo venti produttori, due producevano 15.000 e 35.000 bottiglie; nel 2007 siamo 200 produttori che producono 12 milioni di bottiglie e ci sono gli stessi due produttori di prima che continuano a fare ancora 15 mila e 35 mila bottiglie. E gli altri milioni di bottiglie contengono vini che sono assolutamente diversi dal modello 1977”.
Leggi il resto su Benvenuto Brunello (lungo ma interessante).

Coverage dal vinitaly

Andrea, nostro lettore da Monza, ci manda questo bel report dal Vinitaly. Lo riportiamo integralmente, ringraziandolo.

“Oggi (domenica 1 aprile) sono stato al Vinitaly, da appassionato di vini ho scritto un breve coverage sulla fiera più importante del nostro Paese sul mondo del vino. Mi sono avvicinato pochi anni fa al mondo di Bacco ma solo quest’anno sono riuscito a liberarmi e visitare il Vinitaly. Come sapete, la fiera è cominciata giovedì ma per impegni vari mi sono recato a Verona domenica nonostante la confusione e l’enorme afflusso di gente. Una volta parcheggiata la macchina in un modo alquanto creativo nella zona della fiera ho provveduto a fare il biglietto (ben 35€) e sono finalmente entrato dall’entrata Cangrande. Per un appassionato come me è come entrare in paradiso, enormi padiglioni dedicati sapientemente a regioni diverse e serviti da una cartellonistica sempre presente e precisa. In pratica un bambino in un negozio di caramelle. Nonostante il numero altissimo di espositori è stato tutto sommato facile trovare ciò che si voleva. Le regioni produttive più importanti avevano il proprio padiglione, la Lombardia ad esempio è riuscita ad accaparrarsi il padiglione più importante, a ridosso dell’entrata, gestito e arredato direttamente e quindi ognuno con il suo stile e la sua identità. Il padiglione della Lombardia sobrio ed elegante, quello della Campania con un enorme ricostruzione di un campo a testa in giù appeso al soffitto, quello della Toscana rustico ma professionale, quello del Trentino Alto Adige curatissimo e quello del Piemonte, originale e di design. Sinceramente ho più apprezzato le regione che hanno “standardizzato” gli stand, piuttosto che quelle che hanno lasciato carta bianca ai singoli produttori: il colpo d’occhio era più gradevole ma devo ammettere che qualche cantina ha toccato altissimi livelli di gusto e di progettazione attenta.
Del vino si può solo dire che era ai massimi livelli, il meglio del meglio concentrato in un’unica fiera. E’ impossibile ricordare tutti i vitigni e tutti i produttori, io sono rimasto piacevolmente colpito dalla qualità delle nostre regioni di punta Toscana e Piemonte, dalla disponibilità degli addetti della pro loco del Friuli Venezia Giulia, dalla cantina tutta al femminile “Cantine di Mezzaluna” per la qualità eccellente che mi ha sbalordito e dal Tokai di un produttore ungherese di cui ho rinunciato a ricordare il nome 🙂
In definitiva è stata un’esperienza eccezionale che vorrei ripetere il prossimo anno, un gran lavoro è stato fatto sia dagli organizzatori che dalla forze dell’ordine per permettere di accogliere centinaia di migliaia di persone senza intoppi. Il nostro vino si riconferma ai massimi livelli mondiali, senza invidiare nulla ai cugini d’Oltralpe.”

GUSTO NUDO 2007 – Fiera dei vignaioli indipendenti

La prima edizione di GUSTO NUDO – FIERA DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI è in programma a Bologna presso gli affascinanti e caratteristici spazi del chiostro dell’ex-convento di San Leonardo. L’evento sarà un’occasione per mettere in relazione alcuni piccoli produttori vinicoli del territorio nazionale con gli appassionati, i curiosi e gli operatori del settore che sono interessati a conoscere queste realtà difficilmente raggiungibili sul mercato enologico “ufficiale”.

I visitatori potranno incontrare e degustare i prodotti di oltre 30 vignaioli provenienti da tutta Italia più una selezione di aziende agricole del territorio bolognese. Le aziende e i produttori presenti sono selezionate in base a criteri che mettono in evidenza il rispetto per la terra, per le dinamiche di produzione e per il lavoro in cantina, che si vogliono il più naturale possibili e rispettosi della tradizione contadina.
Nel corso della fiera si susseguiranno performance teatrali e concerti di diversi artisti tra cui Paolo Angeli e Alberto Masala. Inoltre saranno presenti Daniele Maggioli (vincitore nel 2006 premio MEI Emilia Romagna), Complesso Illuminati (con la loro “Messa Beat”), scuola di musica popolare Ivan Illich, Lullo Mosso (con la performance motortrabasso), Nadya Ensamble (con la performance “Danza di Agni – Junglerie & danza Odissi”).

GUSTO NUDO 14 e 15 Aprile, dalle 15.00 alle 21.00, Vicolo Bolognetti 2, Bologna.

www.gustonudo.org
Mail: [email protected]
Tel: 335 6111599

Il Tè per Te: tre serate per conoscere origini, varietà, effetti salutari della bevanda più diffusa al mondo

Si beve tè per “dimenticare il frastuono”, scriveva Tian Yiheng nel XVI secolo: e oggi appare in aumento l’interesse per questa bevanda salutare e benefica, anche in connessione con una sensibilità antica fatta di pace, rispetto, purificazione, tranquillità.

Il Consorzio Aliment di Brescia propone un corso finalizzato a conoscere origini, varietà, effetti salutari e per sperimentare direttamente i metodi di preparazione, le regole del servizio ed imparare a riconoscere le qualità sensoriali della bevanda più diffusa al mondo.
Durante gli incontri (10, 11 e 17 aprile; ore 20 – 22.30) i partecipanti potranno conoscere le fondamentali tipologie di tè, apprendere le nozioni basilari per preparare correttamente le infusioni ed apprezzarne le caratteristiche sensoriali e benefiche.
Il docente, Piero Muscio, cultore di arti orientali e profondo conoscitore di tè ha organizzato a Brescia, nel 1998, una rappresentazione pubblica della cerimonia del tè. Nella prima serata interverrà Mauro Biancardi, praticante Zen, per presentare la preparazione istantanea del Mat-Cha, utilizzato da quattro secoli nella “Cha No Yu”, la cerimonia del tè.

Durante il corso, organizzato da Consorzio Aliment e patrocinato dal Comune di Brescia, saranno tratteggiati i caratteri fondamentali del tè, offrendo la possibilità di avvicinarsi direttamente a quel mondo, a quella sensibilità, che trova ancor oggi nelle fragranti foglioline della Camellia Sinensis un elemento unificante e disvelatore.

= Info e iscrizioni:
Entro il 4 aprile 2007
Segreteria del Consorzio Aliment
tel. 030.2350076
[email protected]

Calici di stelle 2006

Domani sera, 10 agosto, torna l’appuntamento con Calici di stelle, l’evento promosso dal Movimento Turismo del Vino che porta nelle città italiane la possibilità di gustare moltissimi vini.

Io però, Calici di stelle 2006 l’ho già fatto!
Infatti, a Lecce la serata è stata anticipata a domenica 6 agosto, suppongo per accogliere un maggior numero di visitatori e turisti. Peccato che sia arrivato un bel diluvio a rovinare tutti i piani.
L’evento non è stato annullato solo perchè i sommeliers erano bloccati nelle loro posizioni (non potevano certo caricarsi tutte quelle casse di vino in spalla)…

Una volta passato il temporale (il classico temporale estivo, breve ed intenso), però, ho deciso di godermi la serata. E devo dire che è stato piacevolissimo.

Infatti, era rimasta pochissima gente, e questo permetteva di girare senza sgomitare. Ma soprattutto, il clima della serata ha sciolto un po’ le briglie ai sommelier, che hanno così potuto affiancare alla loro solita professionalità anche uno spirito adatto al momento. La serata è diventata quindi molto molto divertente, più di quella (svolta senza intoppi meteo) dell’anno scorso.

Resoconto dal Galà del Gusto 2006 a Cannobio

Avevamo previsto poco più di due ore di viaggio, invece ce ne sono volute ben cinque e mezza! Il nostro navigatore per farci arrivare più in fretta, voleva farci passare dalla Svizzera (con conseguenti 30 euro di vignetta per l’autostrada). Eravamo a Como, quando ci siamo resi conto della cosa. Abbiamo modificato le impostazioni del GPS per escludere le autostrade, riprogrammato la rotta, ed eccoci, dopo aver attraversato il centro di Varese, a Laveno, con la vocina gentile e suadente della nostra guida elettronica che ci dice “Imbarcarsi per Verbania”. Come imbarcarsi!? Ma siamo matti? Invece pare che questo sia il sistema più veloce, se si è a Laveno, di arrivare a Verbania!
Ok, ci facciamo il traghetto, poi ancora qualche chilometro ed eccoci all’enoteca (e non solo) Casa Bava della famiglia omonima.
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